Michele Buoninconti, da sempre additato come il principale indiziato dell’omicidio di Elena Ceste, sua moglie. Illazioni, ipotesi, congetture che oggi si sono concretamente tramutate in un arresto. Sul capo dell’uomo, originario di Agri, quindi, ora pendono ufficialmente le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
I carabinieri hanno precisato che Buoninconti è stato arrestato per omicidio volontario premeditato su ordine del gip di Asti Giacomo Marson, che ha accolto la richiesta del pm Laura Deodato. Ieri era stata depositata in Procura la perizia autoptica eseguita sul corpo della donna. Nella stesso tempo era stato effettuato, su iniziativa dei legali, un sopralluogo sul luogo in cui venne ritrovato il corpo della donna.
Elena Ceste, 37 anni, scomparve da casa nel gennaio del 2014. Il suo corpo venne ritrovato 9 mesi, il 18 ottobre scorso, poco distante dalla sua abitazione.
Un giallo fitto e denso di punti interrogativi e misteri mai celati.
Eppure, fin da subito, le ombre dei sospetti alloggiavano intorno alla figura di Michele.
Fin da subito, intorno alla sparizione e poi alla comprovata morte di Elena, si disegnavano i macabri e feroci segni dell’ennesimo e tragico femminicidio.