L’elezione del successore dell’uscente Giorgio Napolitano, sembra quasi un’impresa secolare, i partiti politici ricordano gli stati italiani prima dell’Unità, divisi e senza identità. Difficile immaginare chi possa rappresentarci attualmente.
Di candidati e di nomi ne sono circolati fin troppi, siamo passati da nomi che fanno storcere il naso a nomi che addirittura hanno provocato una risata contagiosa. Basti pensare al fenomeno Giancarlo Magalli, lo show-man è stato osannato e sostenuto dal web come papabile successore al Quirinale, naturalmente non vi è nessuna possibilità di vederlo alla presidenza ma ciò fa riflettere e provoca soprattutto una vena di malinconia.
Se gli italiani giocano sulla presidenza e soprattutto cercano riferimenti al di fuori della politica, cosa sta succedendo realmente a questo paese? La risposta è semplice, gli italiani non si sentono più rappresentati e tutelati, si sentono presi in giro da un sistema che chiacchiera molto ma produce poco. Non mi soffermerò sui vari temi e nemmeno sui partiti politici, il problema attuale è l’elezione presidenziale.
Il premier Matteo Renzi ha parlato di un capo dello stato garante della Costituzione, di un capo eletto in base all’ascolto e in base ad una forte figura politica. Il premier ha sciolto la prognosi parlando di elezione entro il fine settimana. PD e Forza Italia non hanno per niente le idee chiare, si cade addirittura nell’ironia e nella provocazione. Tutta questa indecisione non fa assolutamente bene al nostro paese, lo stesso italiano non può sentirsi orgoglioso e allo stesso tempo sicuro di chi ci governa.
Il Movimento 5 stelle invece passa da una fase di rivoluzione ad una contromossa stabile, nelle ultime ore sul blog di Beppe Grillo è apparsa una lista di 10 candidati per la presidenza, sono i seguenti: Pierluigi Bersani, Raffaele Cantone, Lorenza Carlassare, Nino Di Matteo, Ferdinando Imposimato, Elio Lannutti, Paolo Maddalena, Romano Prodi, Salvatore Settis, Gustavo Zagrebelsky.
Matteo Salvini della Lega Nord e Giorgia Meloni di Fratelli D’Italia sostengono il nome di Vittorio Feltri per il Quirinale. La situazione odierna non promette ottimismo ma il popolo italiano sa aspettare e non smette di sperare, voglio citare un film inerente alla situazione del nostro paese, il film è “Benvenuto Presidente” interpretato egregiamente da Claudio Bisio.
In questa pellicola vi è un Presidente della Repubblica proveniente dal popolo, un pescatore per essere precisi. Un uomo con principi, incorruttibile, che si trova ad affrontare una politica corrotta e un sistema legislativo che sembra quasi portare il paese al naufragio piuttosto che al porto sicuro. Un presidente che dialogava col popolo, che andava a mangiare una pizza in centro perché stanco del troppo lusso e di tutti quei protocolli.
Ecco, ci auguriamo proprio che il nuovo presidente possa rappresentare ognuno di noi, nel paese e nel mondo. Perché il capo dello stato prima di essere un uomo potente ed un politico di alto rango.. è soprattutto un cittadino italiano, uno di noi.