È un fenomeno in ascesa. In sensibile ed allarmante ascesa. Un fenomeno che si estende, si dirama, si propone e si ripropone con frequente ed ascendente incidenza: le baby gang e le loro storie, sporche di crimine violenza, infatti, irrompono sempre più spesso nelle nostre vite.
Mentre al nord sono le baby-bulle a dominare la scena, all’ombra del Vesuvio ragazzini invasati ed esagitati continuano a confezionare episodi tutt’altro che edificanti.
Dai raid vandalici ai danni dei bus dell’Anm, ai pestaggi e alle rapine, dal cuore della città alle periferie: i nostri ragazzi continuano a mostrare un’insana propensione nel vestirsi d’abiti sudici di violenza.
Sabato sera, in via Catello Fusco, a Castellammare, una baby gang, composta da ragazzini di età compresa tra i 13 e i 14 anni, ha preso a sassate un senzatetto che dormiva sul ciglio di un negozio.
L’uomo, svegliato dalla pioggia di sassi che incombeva sul suo di per sé disagevole sonno, ha cercato disperatamente di ripararsi, mentre alcuni passanti, inorriditi per ciò che si stava realizzando dinanzi ai loro occhi, hanno inveito contro i ragazzini, intimandogli di fermarsi immediatamente, ma per tutta risposta si sono sentiti dire: “No, vogliamo ucciderlo!”.
A quel punto è scattata la segnalazione alla Polizia, che tempestivamente si è presentata sul posto, ma purtroppo quella manciata di minuti è bastata alla baby gang per darsela a gambe. La Polizia, dopo essersi assicurata delle condizioni del clochard, ha raccolto le testimonianze dei presenti dando il via alle indagini che, probabilmente, si avvarranno anche delle immagini della videosorveglianza.
Sabato sera anche a Santa Lucia un ragazzino di 13 anni è stato preso di mira da una baby gang del famigerato Pallonetto che voleva picchiarlo.
Gli urlavano “ti uccidiamo, ti uccidiamo”.
Il giovane si è rifugiato in un locale alle spalle della sede della Regione Campania e da lì ha chiamato la madre che è subito arrivata. La signora ha chiamato le forze dell’ordine e ha dovuto affrontare da solo i piccoli delinquenti riuscendo a metterli in fuga. Infine, a Via Medina, si scopre che il passatempo notturno prediletto dalle baby gang è sputare addosso e insultare i clochard.
La denuncia dei suddetti episodi, – diramata attraverso “La Radiazza” di Gianni Simioli – palesa ed evidenzia come e quanto il disagio sociale manifestato dagli adolescenti meriti di andare incontro a provvedimenti efficaci e repentini, per arginare il fenomeno che si sta estendendo a macchia d’olio lungo l’intero stivale.