Dubsmash è il fenomeno del momento, un’applicazione che permette di realizzare video con aggiunta di contenuti vocali, che sia la citazione di un attore famoso o un pezzo della tua canzone preferita. Questa applicazione è alle prime posizioni nei market di Apple e di Android.
I social network sono letteralmente invasi dai video di questa applicazione, ve ne sono di tutti i tipi e per tutte le età, grandi e piccini postano la loro performance. A Napoli, ovviamente, non poteva mancare la Gomorra-mania, la serie regina del 2014 che ha sbancato in Italia e nel mondo.
Tantissimi sono i ragazzi che caricano la voce dei loro “beniamini”: impazzano i tormentoni, dalle citazioni del giovane boss “Genny Savastano” alle famose “deux fritures” del boss rivale, “Salvatore Conte”.
Parliamo di personaggi inventati che sono entrati nel cuore dei telespettatori per la loro personalità e per la loro dialettica. Diciamoci la verità chi è che pur non avendo visto la serie non è stato contagiato? Ecco, la risposta è semplice.. tutti!
Anche il nostro lessico è stato modificato da espressioni tipo: “Stai senza pensier”, “Staje cuntent”. Specialmente adesso che la serie è arrivata agli occhi e alle orecchie di tutti, da poche settimane, infatti, è parte integrante del palinsesto di Rai 3, in onda ogni sabato in seconda serata.
La serie televisiva ha stupito, ma è anche stata vittima di critiche, sia per quanto riguarda il contenuto e sia per quanto riguarda il messaggio trasmesso. A Napoli non impazza la Gomorra-mania, perché il popolo napoletano si rivede nei personaggi, bensì si sente parte di un sistema fatto di ironia, di speranza e di sopravvivenza.
Lo stesso Roberto Saviano, autore del libro che ha portato alla serie e simbolo della legalità, ha più volte ribadito che così facendo, i tanti giovani che citano e imitano dialettalmente i personaggi della serie, smontano la camorra, prendendola meno sul serio. Come se fosse la camorra stessa a dover temere la legalità, allora che ben vengano questi video e anche tutte le parodie, il popolo napoletano sa divertirsi e ridere dei guai?