Onlus di Ponzano Veneto sotto accusa. La “Mano tesa per aiutare” dei cugini Flavio e Roberto Zambon specializzata nella raccolta cibo destinata ai più bisognosi, è stata denunciata per concorso in truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita.
I volontari raccoglievano materiale, lo stoccavano nei magazzini e rivendevano ai ristoranti, con “bolle” intestate ad una ditta dal presidente e vicepresidente della Onlus.
La Onlus, che collaborava con alcuni comuni della Provincia come Ponzano, Nervesa della Battaglia, Castelcucco, Borso del Grappa e Paderno del Grappa, raccoglieva alimenti che su precise disposizioni dei due responsabili, non andavano agli indigenti, ma diventavano scopo di lucro. “Una mano tesa per aiutare”, non gestiva il “Banco Alimentare” pro bono, ma per creare introiti personali. Indagati ora, i due cugini, Flavio Zambon, di 58 anni, e Roberto Zambon, di 55 anni.
Gli inquirenti indagano per fare luce sulla vicenda, su un caso dello scorso agosto, avanzando l’ipotesi di simulazione di reato, quando all’interno del Banco Alimentare, fu denunciato un furto. Da un approfondimento dei carabinieri è emerso con certezza, che gli alimenti non finivano nelle case delle famiglie dei Comuni che si appoggiavano al Banco Alimentare, ma ai vertici della Onlus. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze di alcuni volontari ed ex volontari a partire dal 2010. La ricostruzione dei fatti ha dato conferma dei sospetti. Le derrate alimentari finivano addirittura nelle dispense degli stessi volontari della nlus!
All’oscuro di tutto i ristoranti che acquistavano questa merce, pagata su regolare fattura. Dopo le denunce, alla Onlus sono arrivati anche i Nas, che hanno riscontrato irregolarità nella cella frigorifera e sulla scadenza degli alimenti.