Ieri sera allo Stadio San Paolo, il Napoli detentore del titolo, è sceso in campo contro l’Udinese per ambire, anche quest’anno, alla conquista della Coppa Italia.
Una partita combattuta e sofferta, fino alla fine, vinta dagli azzurri ai calci di rigore, ma che tuttavia non verrà tramandata ai posteri per il penalty fallito da Mertens dopo pochi minuti dal fischio d’inizio; né per il solito appuntamento con il gol al quale “il giustiziere degli azzurri” Konè ha tenuto fede anche ieri sera, né per il capolavoro balistico confezionato da Hamsik, né per il rigore parato da Andujar.
Ebbene sì, il match di ieri sera, ha sancito un unico, grande ed incontrastato protagonista: Andrea Stramaccioni.
Complice la pioggia che incessantemente batte su Napoli da svariati giorni e che ha concorso a rendere viscido ed insidioso il manto erboso del San Paolo, l’allenatore dell’Udinese, suo malgrado, è stato protagonista di una doppia caduta degna di meritare il podio di “Paperissima”.
Sta per sopraggiungere il 40’ del primo tempo quando Giandomenico Mesto, frana sulla panchina della squadra ospite e il buon Stramaccioni, nel tentativo di prestargli aiuto, rimane vittima delle nefaste ed infauste insidie che sguazzano nel terreno del campo di Fuorigrotta. Non fa in tempo a rimettersi in piedi che incappa in un altro scivolone. Completamente “imporpata d’acqua” l’elegante tenuta da sera dell’allenatore friulano che ha potuto provvidenzialmente avvalersi di un doveroso cambio d’abito durante l’intervallo.
Una scena esilarante che ha senz’altro smorzato i toni dei ritmi di gioco regalando un attimo di sana e spontanea ilarità al pubblico sugli spalti e agli spettatori da casa, in virtù di quell’ignoto, ma secolare ed immortale principio che da sempre, senza logica né perché, conferisce alla caduta l’indiscutibile capacità di generare grasse e fragorose risate.
Lo stesso Stramaccioni, nel post-partita, rivedendo la sua performance, non è riuscito a trattenere un’imbarazzata risata che senz’altro è valsa a rendere meno amara l’eliminazione.