Con la vittoria del Napoli di ieri sera sull’Udinese si é chiuso il quadro degli ottavi di finale di Coppa Italia: gli azzurri hanno avuto la meglio dei friulani solamente ai calci di rigore, dopo che sia i regolamentari che i supplementari si sono chiusi sul risultato di parità. Largo turnover per i due allenatori che hanno dato spazio a chi finora ha giocato meno: il Napoli schierava Andujar tra i pali, linea difensiva a 4 composta da destra a sinistra da Mesto, Henrique, Britos e Strinic, a centrocampo Jorginho e Gargano, mentre in avanti esordio dal primo minuto per Gabbiadini schierato insieme ad Hamsik e Mertens alle spalle di Duvan Zapata; per l’Udinese si è rivisto tra i pali il giovane Scuffet, in difesa a causa delle numerose assenza hanno giocato Heurtaux, Danilo e Pasquale, Widmer e Gabriel Silva sulle fasce con Hallberg, Allan e Jaadi in mezzo, Bruno Fernandes a supporto dell’unica punta Thereau. L’inizio di partita è tutto in favore degli azzurri che dopo soli 3 minuti ottengono un calcio di rigore: dal dischetto si presenta Mertens che spreca tutto centrando in pieno la traversa. I numerosi cambiamenti nella formazione non consentono al Napoli di mettere in mostra una manovra fluida, arrivando quindi raramente al tiro: l’occasione più importante arriva al 36′ con Gargano che dalla distanza colpisce il palo, ma è l’unico sussulto in un primo tempo anonimo. Nella ripresa gli azzurri spingono subito sull’acceleratore ma appena si scoprono subiscono il gol dei friulani, grazie ad un contropiede condotto magistralmente dal giovane Jaadi che serve l’assist a Thereau, il francese segna senza difficoltà la rete dello 0-1. Il Napoli reagisce con veemenza ed al 65′ trova la rete del pari con il secondo rigore di serata assegnato agli azzurri per un presunto fallo di Heurtaux su Zapata: dal dischetto stavolta si presenta Jorginho che segna con freddezza e ristabilisce la parità. A complicare ulteriormente le cose per i bianconeri è l’espulsione dello svizzero Widmer, che lascia i suoi in inferiorità numerica a causa del fallo che gli costa il secondo cartellino giallo del match. Nonostante la superiorità numerica il Napoli non riesce a trovare il guizzo vincente, e i cambi, De Guzman e Callejon che hanno preso il posto di Gargano e Gabbiadini, non hanno inciso particolarmente. La gara va ai supplementari ed è il Napoli stavolta a trovare la rete con il suo capitano Marek Hamsik, che prende palla al limite dell’area e lascia partire un destro a giro che si infila all’incrocio dei pali facendo esplodere la gioia dei sostenitori azzurri. Proprio quando la gara sembra essere chiusa gli ospiti trovano il pareggio: Konè, subentrato nel secondo tempo, si conferma bestia nera per il Napoli, trovando un gran gol in semirovesciata dal limite dell’area che trafigge un incolpevole Andujar; gli azzurri hanno ancora tempo per reagire ma, nonostante l’ingresso di Higuain, non creano particolari occasioni da rete, la migliore capita sulla testa di Mertens al 120′, ma il belga spara alto confermando la serata negativa. Come in Supercoppa ancora una volta i rigori favoriscono il Napoli: decisiva la parata di Andujar sul rigore battuto dal brasiliano Allan, uno dei migliori in campo per l’Udinese, che fallisce il 5° rigore dei suoi, mentre il Pipita Higuain segna e regala l’accesso ai suoi i quarti di finale dove il Napoli sfiderà l’Inter. Le pagelle:
NAPOLI
Andujar 6.5: può poco o nulla sui due gol messi a segno dall’Udinese, ai rigori risulta decisivo il suo intervento su Allan.
Mesto 6: schierato titolare dopo tanto tempo, l’esterno azzurro é autore di una buona prestazione, spinge e copre con buona costanza.
Henrique 5: riproposto ancora una volta da centrale mostra di non riuscire a reggere in velocità gli inserimenti degli avversari, spesso fuori posizione.
Britos 5: torna al centro della difesa dopo le ultime partite sull’out sinistro e sembra un pesce fuor d’acqua, perde tutti i duelli fisici e sbaglia molto in impostazione.
Strinic 6.5: mostra di avere una buona tecnica ed una buona capacità di crossare, spinge il giusto sulla fascia e dà un grande apporto in fase difensiva.
Gargano 6.5: finchè è in campo non si risparmia, rincorre tutti gli avversari andando a coprire i buchi lasciati dal compagno di reparto; dal 72′ De Guzman 5.5: entra per dare maggiore qualità in mezzo al campo, ma si fa notare più per le palle perse che per altro.
Jorginho 5.5: fino al rigore è autore di una prova scialba, dopodiché cresce in personalità ed autorevolezza, anche se spesso lascia sguarnita la zona centrale del campo.
Gabbiadini 5.5: all’esordio da titolare si vede che non è ancora entrato negli schemi dell’allenatore, riesce comunque in qualche occasione a mettere in mostra la sua classe e la sua tecnica; dall’84’ Callejon 5: Come se non fosse entrato, praticamente nullo il suo apporto.
Hamsik 6.5: non disputa una delle sue migliori partite, ma è l’ultimo a mollare, combatte su ogni pallone cercando di proporsi sempre in avanti, realizza una splendida rete che regala il momentaneo vantaggio ai suoi, bentornato capitano!
Mertens 4.5: dopo questa prestazione dubito che il procuratore torni presto a parlare per reclamare maggiore spazio per il suo assistito; sbaglia tutto quello che potrebbe sbagliare, compreso il rigore ad inizio partita che poteva spianare la strada ai suoi.
Zapata 6.5: non segna ma risulta prezioso per la squadra, tiene impegnata tutta la difesa ospite facendo a spallate con gli avversari e si procura ben due rigori; dal’ 107′ Higuain 6: entra sostanzialmente in quanto rigorista e non delude le aspettative.
Benitez 6: stravolge la squadra e questo non giova ai suoi che faticano a trovare i giusti movimenti sia in difesa, mostratasi nuovamente vulnerabile, sia in attacco dove sono ben poche le occasioni da rete create. Deve lavorare soprattutto su Gabbiadini per metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio, la gara di oggi ha dimostrato come avesse ragione nel preferire un centrocampo più muscolare che garantisce maggiore copertura alla difesa.