Poteva essere l’ennesima storia imbastita di percosse, soprusi, angherie e violenze ai danni di una donna, da parte di un “marito-orco-padrone” tristemente sfociata in un femminicidio ed invece la 40enne di Polla, protagonista di questa vicenda, al culmine dell’ennesima lite e aggressione verbale da parte del marito, ha potuto e saputo aggrapparsi al provvidenziale e repentino attimo utile a metterla in salvo.
La donna, durante la furente discussione, ha approfittato di un momento di distrazione del marito per telefonare ai carabinieri: «Correte, vuole uccidermi».
Poche, ma salienti parole, capaci di personificare al meglio l’incombente e tangibile pericolo.
Alla presenza dei tre figli minori della coppia, l’uomo si era barricato in casa e minacciava di far saltare la bombola di gas della cucina, ma il tempestivo intervento dei carabinieri ha evitato la tragedia.
L’uomo, un operaio, anch’egli 40enne, a seguito dell’ennesima lite familiare ed in preda all’alcool, ha impugnato un accendino e si è avvicinato alla bombola del gas.
La moglie è riuscita a chiamare il 112 ed in pochi minuti sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Sala Consilina che sono entrati nell’appartamento e hanno bloccato il 40enne.
L’uomo è stato denunciato con l’obbligo di allontanarsi dalla propria dimora, mentre sua moglie ed i tre figli, di età compresa tra i 5 ed i 12 anni, sono stati accompagnati in una struttura protetta lontano dal territorio del Vallo di Diano.
Non si è trattato del primo episodio.
Infatti, la donna ha riferito agli inquirenti di aver subito più volte percosse e di essere stata minacciata di morte in più circostanze davanti ai tre figli. La famiglia, originaria di Napoli, è a Polla da qualche anno per motivi di lavoro. L’uomo, ora, non potrà neanche avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna e dai tre figli minorenni.
E considerando che avrebbe potuto correre il fischio di non vederli mai più, gli è andata di lusso.