E’ tra le professioni più antiche del mondo, non regolarizzata ma diffusa nel sud quanto in alcune regioni del nord Italia.
Non si pagano tasse, ed in sole due ore di lavoro, a seconda della clientela più o meno generosa, si possono guadagnare anche duecentoventi euro.
Lo hanno scoperto i carabinieri di Napoli che sabato scorso, nelle zone di Chiaia, dei Quartieri Spagnoli e di via Toledo, hanno effettuato uno dei periodici controlli contro l’illegalità.
Sono stati multati centouno parcheggiatori abusivi; quattro di loro sono stati denunciati, ed uno di questi è stato accusato di estorsione e minacce nei confronti di un cittadino.
Questa abitudine è punita dalla legge italiana attraverso sanzioni amministrative che, però, difficilmente vengono pagate, in quanto coloro che esercitano questa attività sono di solito riconosciuti come nullatenenti.
La legge del 1° agosto 2003 n.214 che introduce il comma 15-bis dell’articolo 7 del codice della strada stabilisce che:
“Salvo che il fatto costituisca reato, coloro che esercitano abusivamente, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri ad esercitare abusivamente l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 726 ad euro 2.918. Se nell’attività sono impiegati minori la somma è raddoppiata. Si applica, in ogni caso, la sanzione accessoria della confisca delle somme percepite, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI”.