E’ difficile costringere in poche righe la carriera di un artista che ha lavorato con intensità fin dagli anni ’60, occupando un ruolo predominante nella scena musicale partenopea e non. James Senese esordisce con i 4 con, gruppo fondato da Vito Russo, composto oltre che da Russo e Senese, anche da Mario Musella, Nicola Mormone ed Ino Galluccio; con i quali inciderà alcuni 45 giri.
Successivamente ha fatto parte di una formazione eccellente, gli Showman (insieme a Mario Musella, a Elio D‘Anna e a Franco Del Prete) che dal 1968 al 1970 ha inciso una fortunata serie di 45 giri. In seguito allo scioglimento del gruppo originario, James, fonda, con Del Prete, gli Showman 2 -autori dell’omonimo album del 1972 – nel tentativo di evolvere il linguaggio precedente, pur mantenendo un legame con quanto già prodotto. La svolta sonora è netta e di forte impatto. Dopo un breve periodo di pausa, Senese e Del Prete, formano un nuovo gruppo: Napoli Centrale con una virata decisiva verso il jazz-rock e con testi scritti e cantati in napoletano. Insieme a loro, due turnisti anglosassoni: Tony Walmsley al basso e Mark Harris al piano Fender. La consacrazione avviene nel 1975 con la pubblicazione di “Napoli Centrale”. Dopo il primo album, i troppi impegni dei due turnisti fanno sorgere la necessità di un cambio d’organico. A Walmsley e Harris subentrano Pino Daniele al basso e Ciro Ciscognetti alle tastiere. Ma l’affermarsi del primo come solista e la defezione del secondo, impongono l’ennesimo cambio: subentrano, così, Agostino Marangolo alla batteria, Kelvin Bullen al basso e Pippo Guarnera alle tastiere.
Quindi prendono vita l’album “Mattanza” che conferisce maggiore spazio alla musica popolare napoletana ed all’improvvisazione e il più strumentale “Qualcosa ca nu’mmore”, del 1978, che sancisce il termine della prima fase dei Napoli Centrale. Gli anni Ottanta vedono James Senese far parte dapprima del gruppo di Pino Daniele, poi condurre una carriera da solista segnata da 4 album accomunati da un ottimo livello qualitativo: ”James Senese” del 1983, ”Il passo del gigante” del 1984, ”Alhambra” del 1988 ed “Hey James“ del 1991. Ma la storia reclama sempre la sua parte e James decide di ricostituire ancora i Napoli Centrale coinvolgendo Agostino Marangolo alla batteria, Gigi De Rienzo al basso e Savio Riccardi alle tastiere per una seconda genesi di concerti e due nuovi album: ”Jescealla’h”, nel 1992, nel quale si mescolano episodi musicali ‘vecchi’, riproposti con grande intensità e brani nuovi e “N’gazzatenire” nel 1994. Nel nuovo millennio, Senese pubblica altri quattro album a suo nome: “Sabato santo” nel 2000, a cui seguono “Passpartu” nel 2003, “Tribù e passione” sempre del 2003, ”Je sto cca” del 2005 e quindi nel 2012 “E’ fernuto o tiempo”. Con i Napoli Centrale invece pubblica “Zitte sta venenn o mammone” 2001 e “Pajsa” 2007. L’attuale formazione dei Napoli Centrale è composta oltre che da Senese ai sax soprano e tenore, da Ernesto Vitolo alle tastiere, da Gigi De Rienzo al basso e da Fredy Malfi alla batteria.
Ne corso delle due serate Senese proporrà al suo pubblico i momenti più significativi della sua carriera musicale attingendo sia dal repertorio personale che da quello dei Napoli Centrale. Lo spettacolo si svolgerà nei giorni 22 e 23 gennaio nel Pub Il Moro di Cava de’ Tirreni (Corso Umberto I,56).
Attilio Barbieri