Venerdì, in tutta Italia ha avuto luogo “la notte bianca dei licei classici”, una serata insolita all’insegna della cultura, quindi contraddistinta da letture, musica, testi recitati, mostre fotografiche e proiezioni, animata dall’intento di dimostrare che il liceo classico è vivo più che mai.
Un’iniziativa ideata da Rocco Schembra, professore di latino e greco del liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, in Sicilia: una scuola prima nel ranking dei migliori istituti della provincia di Catania, elaborato dalla Fondazione Agnelli, seconda in quello regionale.
L’evento, si è svolto in contemporanea in tutta la Penisola, dalle 18:00 alle 24:00 e ha riscosso l’adesione di circa 150 licei classici, da Nord a Sud.
Nel corso delle sei ore dell’evento, gli studenti hanno dato luogo a varie performance: dal teatro, alla musica, alle letture di autori classici, alla presentazione di romanzi, al dibattito, a coreografie di danze, all’allestimento di degustazioni a tema: ad esempio al Rinaldo Corso di Correggio alcuni locali sono stati allestiti ad immagine e somiglianza degli Inferi dell’Eneide, mentre al Duni di Matera sono state organizzate degustazioni ispirate alle ricette di Apicio, il noto gastronomo dell’antica Roma, autore del De re coquinaria.
Univoca, invece, la conclusione: gli studenti di tutte le scuole hanno letto, in contemporanea, in greco e in traduzione italiana, il celeberrimo Notturno di Alcmane, lirico greco del VII sec.
A Napoli, durante la manifestazione, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, è stato contestato da studenti, mentre era in visita al liceo Sannazaro, così un’iniziativa che avrebbe voluto promuovere il ruolo della cultura umanistica e incoraggiare altri studenti ad intraprendere questa strada, si è presto trasformata in protesta, così come di evince da una nota degli Studenti Autorganizzati Campani. Sono volati cori ed epiteti pesanti, come «corrotto» o «amico di Cosentino» che hanno molto irritato il Governatore.
E poi c’è l’altra faccia della medaglia: quella che non mostra il volto di menti avvezze a familiarizzare con greco e latino, bensì animate da un’assai più scaltra “predisposizione al crimine”, emersa grazie a quella ferocia devastante che ha tenuto banco durante la “notte nera dei licei”, allorquando al calar del sole, raid e saccheggi degli istituti scolastici erano all’ordine del giorno.
Settanta studenti sospesi per 5 giorni, dieci studenti per 15 giorni. Rappresentanti di istituto e di classe chiamati a dimettersi dall’incarico e a non ricandidarsi alle elezioni di fine mese. Cinque in condotta. Viaggi di istruzione annullati.
Questi i provvedimenti adottati al Galiani a seguito dell’occupazione della scuola avvenuta prima della pausa natalizia e che ha maturato onerose conseguenze, ben incarnate dai 200 mila euro di danni derivanti proprio da raid e furti.