Ha preso il via ieri la trentesima edizione della Coppa d’Africa. Si sarebbe dovuta disputare in Marocco, ma la nazione maghrebina ha rinunciato alla sua nomina di paese ospitante a causa del timore di una possibile diffusione della malattia che da mesi infesta l’Africa centro-occidentale. Decisione che ha sancito, chiaramente, l’esclusione della forte nazionale marocchina dalla coppa.
Fino all’ultimo momento lo svolgimento sembrava essere a rischio, ma alla fine la CAF (Confederazione Calcistica Africana) ha assegnato l’organizzazione alla Guinea Equatoriale, dichiarando che il pericolo ebola non dovrebbe disturbare l’avvenimento sportivo.
Qualche giorno prima però l’Organizzazione Mondiale della Sanità, pur accertando una lieve diminuzione dei casi di infezione in Liberia, Sierra Leone e nella stessa Guinea (sebbene ci si aggiri intorno a 20 mila contagiati e a oltre 8 mila decessi), aveva asserito che l’epidemia non è assolutamente sotto controllo (non mancando di “bacchettare” i governi occidentali per lo scarso impegno nel supportare i paesi africani nella lotta al virus).
Dal punto di vista meramente sportivo l’assenza di Marocco, Nigeria e di giocatori di caratura internazionale come l’ivoriano Didier Drogba potrebbe rendere il torneo molto imprevedibile e una vetrina per le nuove generazioni di calciatori africani, alcuni dei quali già forti di esperienze nelle massime leghe europee.
Fino all’8 febbraio sedici squadre, raggruppate in 4 gironi, si sfideranno negli stadi di Bata, Mongomo, Ebebiyn e della capitale Malabo.
Ieri si è svolta la prima giornata del gruppo A che ha visto i padroni di casa pareggiare per 1 a 1 contro il Congo e il Gabon superare per 2 a 0 i vicecampioni in carica del Burkina Faso grazie alle magie di Aubameyang, attaccante attualmente in forza al Borussia Dortmund e vecchia conoscenza della serie A, in cui ha militato nelle fila del Milan.
Le gare inaugurali del girone B si svolgeranno oggi e vedranno la nazionale dello Zambia, vincitrice della scorsa edizione, impegnata contro la Repubblica Democratica del Congo (ore 17) e la Tunisia, favorita del gruppo, sfidare la cenerentola Capo Verde (ore 20).
Il gruppo C, invece, appare sulla carta molto duro data la presenza dell’Algeria (sconfitta solo ai supplementari dalla Germania agli ottavi degli ultimi mondiali brasiliani), del Ghana, del Senegal e del Sud Africa.
A completare il tabellone Mali, Guinea, Camerun e Costa d’Avorio, che si contenderanno i primi due posti del girone D.
Insomma, una Coppa d’Africa dagli indubbi valori tecnici che vede tra le favorite l’Algeria, guidata dal fantasista 24enne Brahimi (in forza al Porto e votato lo scorso dicembre miglior giocatore nordafricano del 2014), e la Costa d’Avorio che, seppur orfana di Drogba, si affida al talento del romanista Gervinho, all’esperienza di Yaya Touré (4 volte miglior calciatore africano) e all’attaccante Wilfried Bony (recentemente acquistato dal Manchester City per oltre 30 milioni).
Occhi puntati anche sul Camerun di Choupo-Moting (attaccante che gioca in Germania con lo Schalke 04) e sulla Tunisia, anche se quest’ultima dovrà fare a meno della sua coppia di attaccanti titolari, composta da Khalifa e Ben Youssef, entrambi infortunatisi in occasione dell’ultima amichevole contro l’Algeria.
La competizione sarà visibile in Italia su Eurosport e un motivo in più per seguirla potrebbe essere la presenza di tanti tesserati in Serie A: oltre al già citato Gervinho, anche il maliano Keita (Roma) e gli algerini Mesbah (Sampdoria), Ghoulam (Napoli), Taider (Sassuolo) e Belfodil (Parma).