Appena si è iniziata a respirare aria di dimissioni, tutti hanno cercato di analizzare e tirare fuori dalle parole dei politici i nomi dei successori che è più probabile varcheranno la soglia del palazzo del Quirinale.
Il premier Matteo Renzi, intervistato da La7, sostiene di avere molti nomi in mente e non soltanto uno: il nuovo presidente della Repubblica deve essere “un non giocatore”, “un arbitro saggio e autorevole” capace di mettere d’accordo tutti sin dal momento dell’elezione e abile nel ruolo di paciere tra i vari partiti. Ma il presidente del Consiglio non vuole assolutamente rivelare i “papabili”.
Per strada e nel web circolano voci riguardo alla possibile elezione di Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia con un legame con Mario Draghi come punto a suo favore.
Non da meno sono, sempre facendo riferimento alle voci di corridoio, Franco Bassanini e Sergio Mattarella.
Anche Piero Fassino, Walter Veltroni, il ministro degli Affari esteri Paolo Gentiloni, l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi e il presidente della Bce Mario Draghi potrebbero essere eletti. Tuttavia, quest’ultimo ha ribadito in un’intervista alla Zeit di non voler ricoprire questo incarico: <<E’ un grande onore naturalmente per me essere preso in considerazione, ma non è il mio lavoro>>.
La presidente della Camera Laura Boldrini ha fatto sapere che la prima seduta del Parlamento per l’elezione sarà il 29 gennaio alle ore 15:00. Il nuovo presidente della Repubblica sarà eletto dal Parlamento integrato da cinquantotto rappresentanti delle regioni.
Renzi è pronto a scommettere che alla quarta seduta si avrà il nome del prossimo capo di Stato. Dice di poter andare avanti senza i voti di Berlusconi, che non vuole assolutamente un presidente di sinistra e parla così ai senatori di Forza Italia: <<Per l’elezione del prossimo capo dello Stato ci vuole il nostro sì, altrimenti non passerà>>.
Anche Salvini è d’accordo con l’ex premier e scrive sui social “#nonunaltrodisinistra”.