Ponticelli – “La nuova Scampia”, nell’angheria e nella ferocia, nella brutale crudeltà dei tratti somatici assunti dalla criminalità.
È guerra aperta nel cuore della periferia est di Napoli: l’episodio che ha squarciato la quiete più consona alla domenica pomeriggio lo dimostra, brutalmente lo dimostra.
Quattro o cinque colpi esplosi in aria, ieri, in un tranquillo primo pomeriggio domenicale.
Spari d’avvertimento. Spari finalizzati ad incutere paura. Spari che vogliono e devono sottolineare un’egemonia.
Erano all’incirca le 13, quando in via Camillo de Meis, arteria nevralgica nel quartiere di Ponticelli, alcune persone, si suppone in sella ad una motocicletta o ad uno scooter, hanno esploso dei colpi di arma da fuoco in aria, prima di dileguarsi. Sul posto, allertati dai residenti, sono giunti i carabinieri della stazione di Poggioreale che nell’ambito dei rilievi hanno rinvenuto sull’asfalto dei bossoli calibro nove. I proiettili, stando agli accertamenti finora condotti, non hanno centrato abitazioni o veicoli.
I militari indagano per scoprire la motivazione alla base di questo gesto. Non è escluso che possa essersi trattato di una dimostrazione di forza da parte degli appartenenti a qualche gruppo criminale attivo sul quartiere o di un atto intimidatorio nei confronti di qualcuno che abita lungo la strada dove è avvenuta la sparatoria.
Un episodio che si verifica poco più di 24 ore dopo il duplice incendio ai danni del portone di casa e della pescheria di un pregiudicato avvenuti nel corso della notte di venerdì proprio lungo via de Meis.
Il quartiere, un tempo roccaforte del clan Sarno, attualmente è teatro degli scontri tra il gruppo criminale dei D’Amico e almeno altre organizzazioni camorristiche dell’area, tra le quali spicca, in particolare, il clan De Micco.