La 18° giornata di Serie A, che si è aperta ieri con due pareggi nelle sfide tra Sassuolo ed Udinese e tra Torino e Milan, ha in programma per oggi diversi scontri importanti per la classifica. Alle 12:30 si apre la domenica di calcio con la partita di San Siro tra Inter e Genoa: i nerazzurri vengono dal convincente pareggio dello Juventus Stadium e stanno operando in modo brillante sul mercato per fornire i giocatori giusti al tecnico Mancini per raggiungere il terzo posto in campionato, obiettivo dichiarato dalla società; dopo l’arrivo del tedesco Podolski infatti è stato ufficializzato in settimana anche Shaqiri dal Bayern Monaco mentre Osvaldo, dopo la scenata di domenica scorsa, è stato messo fuori rosa e si sta cercando una sistemazione per lui. Per la sfida contro il Genoa, diretto rivale nella rincorsa alla terza piazza, l’ex tecnico del City dovrà fare a meno degli squalificati Ranocchia, Juan Jesus e Kovacic oltre a Nagatomo impegnato in Coppa d’Asia: in difesa dunque trovano spazio Vidic ed Andreolli che formeranno la coppia centrale, con Campagnaro e D’Ambrosio sulle fasce, a centrocampo si rivede Hernanes dal primo minuto che sarà coadiuvato da Medel e Guarin mentre in avanti ci sarà spazio per il tridente con Icardi che agirà da punta centrale supportato da Palacio e Podolski, con Shaqiri pronto a subentrare a partita in corso. Il Genoa non è nel suo momento migliore, visto che la vittoria manca da ben 3 partite nelle quali sono arrivate ben 2 sconfitte ed un solo pareggio, peraltro in rimonta contro l’Atalanta: Gasperini dovrà fare ancora una volta a meno del talentuoso Perotti, che deve scontare altre 2 giornate di squalifica, assenti anche Roncaglia e Marchese; 3-4-3 il modulo scelto dal tecnico rossoblù che si affida ad Antonini, De Maio e Burdisso in difesa, Antonelli ed Edenilson sulle fasce con due tra Bertolacci, Rincon, Sturaro ed il nuovo arrivato Tino Costa a centrocampo, in avanti sicuri di un posto il bomber Matri e Iago Falqué, si giocano l’ultima maglia Lestienne e Kucka con quest’ultimo leggermente avvantaggiato.
Alle 15:00 tutti gli occhi saranno puntati sul derby della Capitale tra Roma e Lazio che quest’anno si giocano punti importanti, i primi per la lotta scudetto, i secondi per la lotta al terzo posto. La squadra di Garcia è reduce dalla vittoria di misura sull’Udinese che ha permesso ai giallorossi di portarsi a -1 dalla capolista, anche se ha mostrato una condizione fisica non ottimale e qualche tensione all’interno dello spogliatoio che riguarda soprattutto il centravanti Destro, scontento del suo scarso utilizzo, ed al centro di voci mercato che lo vorrebbero prossimo al passaggio al Milan. Per la sfida di oggi il tecnico francese deve fare a meno di Keita e Gervinho, via per la Coppa D’Africa, oltre agli storici infortunati Balzaretti e Castan: nel classico 4-3-3 davanti a De Sanctis la linea a 4 sarà composta da destra a sinistra da Maicon, Astori, Manolas e Holebas, a centrocampo torna Nainggolan dopo il turno di riposo che sarà affiancato da De Rossi e Pjanic, in avanti confermato Totti come terminale offensivo che sarà affiancato da due tra Florenzi, Iturbe e Ljaijc, con quest’ultimo in dubbio dopo l’infortunio rimediato nell’ultima partita. La Lazio viene, invece, dalla brillante vittoria casalinga contro la Sampdoria che ha permesso ai biancocelesti di rimanere al terzo posto in coabitazione con il Napoli: l’unica nota negativa di questa sfida è stata l’infortunio di Lulic, ko per oltre un mese. 4-3-3 anche per Pioli che ritrova Cana al centro della difesa che affiancherà l’inamovibile De Vrij, con Basta e Radu ad agire sulle fasce, a centrocampo Biglia in cabina di regia con Parolo e Mauri ai suoi lati, in avanti confermati Felipe Anderson, in grande spolvero, e Candreva, mentre per la posizione di centravanti è aperto il ballottaggio tra Klose e Djordjevic, con il tedesco favorito in quanto è risultato spesso decisivo in passato nella stracittadina.
Dopo i fuochi d’artificio sul mercato, con gli arrivi ufficiali di Muriel e Correa e l’assalto ad Eto’o, torna a giocare la Sampdoria che ospita a Marassi l’Empoli con l’obiettivo di tornare alla vittoria e rilanciare la propria candidatura per il terzo posto: la vittoria manca infatti da ben 3 partite nelle quali i blucerchiati hanno raccolto solo 2 punti e sono reduci dalla pesante sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio. Mihajilovic, in attesa di avere a disposizione i nuovi acquisti, opta per il 4-3-1-2 nel quale ritrova una maglia da titolare Silvestre al centro della difesa al fianco di Gastaldello a causa delle non perfette condizioni fisiche di Romagnoli, mentre a centrocampo insieme a Palombo ed Obiang ci sarà Duncan, visto lo spostamento sulla trequarti di Soriano che agirà alle spalle delle punte Eder e Bergessio che, seppur prossimo al trasferimento, è stato preferito ad Okaka, in leggero calo dopo un buon inizio di stagione. L’Empoli è reduce da 7 risultati utili consecutivi anche se l’ultima vittoria risale al lontano 23 novembre sul campo del Parma, da allora 5 pareggi di fila che hanno permesso ai toscani di tenersi lontani dalla zona calda della classifica. Il tecnico Sarri dovrà fare a meno solo dello squalificato Tonelli, per il resto confermato l’undici che tanto bene sta facendo in campionato con Barba che farà coppia con Rugani in difesa e Verdi che agirà in posizione di trequartista alle spalle delle punte che dovrebbero essere Maccarone e Tavano, anche se quest’ultimo è in ballottaggio con Pucciarelli.
Scontro diretto con vista sull’Europa al Franchi dove la Fiorentina ospita il sorprendete Palermo: i viola stanno conducendo per ora una stagione ben al di sotto delle aspettative e sono reduci dalla clamorosa sconfitta di Parma che ha relegato la squadra di Montella al 9° posto in classifica, un punto dietro i rosanero. La partita con il Parma ha lasciato degli strascichi pesanti visto che i due centrali Rodriguez e Savic saranno assenti per squalifica, e si vanno ad aggiungere all’elenco degli indisponibili che include Babacar, Rossi, Bernardeschi, Aquilani e Neto; 3-5-2 per i viola che schierano Tatarusanu tra i pali con Basanta, Tomovic ed Alonso a comporre un inedito trio difensivo, sulle fasce agiranno a destra Joaquin ed a sinistra uno tra Vargas e Pasqual, a centrocampo sicuri del posto Pizarro, Borja Valero e Mati Fernandez con Cuadrado ad agire in supporto di Gomez, reduce dall’errore dal dischetto contro i ducali ed in cerca di riscatto. Il Palermo sta conducendo una stagione ben al di sopra delle aspettative ed è reduce da ben 9 risultati utili consecutivi di cui ben 5 vittorie e 4 pareggi. Rosa al completo per mister Iachini che si affida all’undici tipo schierato con il solido 3-5-2 che vede in Vazquez e Dybala le punte di diamante della squadra, visto che il duo argentino ha mostrato una grande affinità tecnica ed un grande senso del gol come dimostrano i 9 centri della giovane punta rosanero.
Completano il quadro delle partite del pomeriggio tre importanti scontri salvezza, Cagliari-Cesena, Verona-Parma ed Atalanta-Chievo. I sardi vengono dalla sonora batosta rimediata sul campo del Palermo che ha relegato al terz’ultimo posto in graduatoria la squadra di Zola. La società sarda è molto attiva sul mercato ed ha già regalato due rinforzi importanti al tecnico come Brkic e Gonzalez, già a disposizione per la sfida di oggi, mentre Husbauer e Cop saranno a disposizione solo dalla prossima settimana. Zola deve affrontare una vera e propria emergenza nel reparto offensivo visto che mancheranno Ibarbo e Cossu per infortunio e che Sau è stato recuperato appena in tempo e potrà giocare solo uno spezzone di gara: confermato il 4-3-3 con Brkic all’esordio tra i pali ed un inedito tridente offensivo che sarà composto da Caio Rangel, Longo e Joao Pedro. Non se la passa meglio il Cesena che occupa il fondo della classifica in coabitazione con il Parma con soli 9 punti raccolti in 17 partite, con una sola vittoria all’attivo, alla prima giornata proprio contro i ducali, e con ben 10 sconfitte rimediate, di cui l’ultima in casa ad opera del Napoli. Mister Di Carlo ritrova per questo importante scontro salvezza l’attaccante Defrel che tornerà titolare e guiderà l’attacco insieme a Rodriguez e Brienza, indisponibili Hugo Almeida e Lucchini con l’ex centrale dell’Atalanta che sarà sostituito dal giovane Magnussen. Cerca tre punti importanti anche il Verona, che non vince al Bentegodi dal lontano 4 ottobre, e che si ritrova con soli 6 punti di vantaggio sulla zona calda della classifica: per questa sfida il tecnico Mandorlini ritrova a pieno ritmo Toni e Nico Lopez, ai quali sarà affidato l’attacco, mentre in difesa rientra Marquez dalla squalifica, out Moras ed Hallfredsson. Il Parma è reduce dalla fondamentale vittoria casalinga contro la Fiorentina che ha rilanciato i ducali e riacceso la speranza di una clamorosa salvezza: il tecnico Donadoni dovrebbe confermare l’undici che ha vinto domenica scorsa, con la sola variante costituita dalla possibilità di schierare il nuovo acquisto Lila. L’Atalanta viene dal bel pareggio conquistato sul campo di Marassi e per la partita odierna il tecnico Colantuono avrà a disposizione il cileno Pinilla, acquistato dal Genoa, che sarà schierato titolare al fianco di Denis con Moralez a supporto. Il Chievo ha svoltato con l’arrivo in panchina di Rolando Maran che in poco tempo ha tirato fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica i clivensi: per la partita odierna il tecnico gialloblù dovrà fare a meno dello squalificato Hetemaj a centrocampo che sarà sostituito da Cofie, mentre in attacco confermata la coppia d’attacco Paloschi-Meggiorini visto che Maxi Lopez è in procinto di passare al Torino nello scambio che porterebbe a Verona Larrondo.
Alle 20:45 il big match della giornata con la sfida del San Paolo tra Napoli e Juventus: gli azzurri dopo la vittoria in Supercoppa hanno dato continuità ai risultati anche in campionato con la netta vittoria sul campo del Cesena che gli ha permesso di restare agganciati al terzo posto ed in caso di vittoria stasera potrebbe riaprire i giochi anche nella lotta al titolo visto che si porterebbe a 7 punti dai bianconeri. Il tecnico Benitez dovrà fare a meno dei soliti infortunati Zuniga, Insigne e Michu e deve rinunciare anche a Ghoulam impegnato in Coppa D’Africa ma ha un’arma in più a disposizione che arriva dal mercato visto che dalla Samp è stato acquistato Gabbiadini. Nel 4-2-3-1 scelto dal tecnico spagnolo trovano spazio Rafael tra i pali, Albiol e Koulibaly agiranno al centro della difesa, mentre Maggio e Britos giocheranno sugli esterni, a centrocampo conferme per la coppia Gargano-David Lopez, mentre in avanti sicuri di un posto sono Hamsik e Callejon con uno tra Mertens, De Guzman e Gabbiadini che completerà il trio di mezze punte a supporto del Pipita Higuain, desideroso di continuare la serie di gol dopo le doppiette siglate contro il Cesena e contro la Juve in Supercoppa. La Juventus arriva a questa partita dopo il sofferto pareggio conquistato tra le mura amiche contro l’Inter che gli ha permesso di mantenere la testa della classifica anche se con un solo punto di vantaggio sulla Roma. Pochi dubbi di formazione per Allegri che continua sulla strada del 4-3-1-2 che vede Buffon tra i pali, Lichstainer, Chiellini, Bonucci ed Evra in difesa, Pirlo in cabina di regia supportato da Marchisio e Pogba, con Vidal che agirà ancora da trequartista alle spalle del capocannoniere Tevez e di uno tra Llorente e Morata, con il primo leggermente favorito nel ballottaggio. Per i bianconeri serve una prestazione monstre visto che non portano via l’intera posta in palio dal San Paolo dal lontano settembre del 2000, anche se potrebbero essere animati dallo spirito di rivalsa derivante dalla supercoppa persa proprio contro gli azzurri a dicembre.