Un altro caso di pedofilia si sarebbe tristemente consumato alle pendici del Vesuvio, se non fosse stato stroncato dal provvidenziale intervento delle forze dell’ordine.
Un diacono di 50 anni, C.S., che ha riferito di essere stato cappellano di bordo sulle navi da crociera fino allo scorso anno, è stato sorpreso all’interno di una cabina di un internet point, mentre consumava un rapporto sessuale con un minore consenziente.
L’uomo è stato arrestato a Napoli dagli agenti del nucleo tutela dei minori della polizia municipale.
L’episodio avvenuto nei pressi di piazza Garibaldi è stato smascherato grazie ai vigili che hanno notato l’uomo mentre contrattava con un ragazzino, dall’apparente età di 15-16 anni, decidendo così di iniziare a seguire i movimenti della coppia. I due si sono poi recati all’interno dell’internet point, il minorenne ha preso possesso di una piccola cabina, seguito poco dopo dal diacono, quindi è scattato il blitz della municipale.
Una volta aperta la cabina, gli agenti hanno sorpreso in flagrante il 50enne di origine siciliana, ma residente in Calabria, intento a guardare un film pornografico al computer, mentre toccava le parti intime del minore.
“Mi ha detto che aveva 21 anni” ha dichiarato ai vigili, provando a mettere in piedi un primo, labile tentativo di discolpa.
“Non fatelo sapere a mia mamma – ha poi aggiunto – è debole di cuore”.
Una vicenda che sottolinea e conferma, il tutt’altro che inattendibile dato secondo il quale ogni sera all’incirca un centinaio di pedofili, si aggirano lungo le strade della città a caccia di minorenni.
Un escalation di perversione che contamina soprattutto il mondo virtuale, una delle strade predilette dai pedofili.
Una tendenza all’orrore che trova la sua più “celebre” ed agghiacciante espressione nel giallo del Parco Verde di Caivano.