“L’utopia è un diritto democratico. Ma Napoli l’ha perso” dichiara Cherubino Gambardella, architetto e professore di Progettazione alla Seconda Università di Napoli.Partendo da questa affermazione ha dato vita con i suoi studenti ad un progetto davvero particolare.Fantasticare sull’intera area urbana napoletana, con aggiunte futuribili e creative, che si sovrappongono alla Napoli odierna e creando, praticamente, una “Supernapoli”. Il progetto è diventato un vero e proprio piano artistico. Un’anteprima è stata presentata al Moma di New York nel 2013, in occasione di “Cut and Paste”, mostra dedicata alla tecnica dell’assemblaggio nella rappresentazione del paesaggio urbano. Da venerdì 9, fino a venerdì 19, “Supernapoli” diventa una mostra (a cura di Fabrizia Ippolito) esposta alla Triennale di Milano, nel Palazzo delle arti di via Alemagna. La mostra è costituita da sessanta collage dedicati alla parte orientale ed occidentale della città: quartieri industriali, borghesi e popolari che si evolvono seguendo le ultime tendenze architettoniche.
E così il lungomare diventa sede di una spiaggia. La scogliera antistante è rimodulata in uno spazio abitabile per il tempo libero e lo sport.Ancora, ad ovest, nel quartiere di Fuorigrotta, la dimensione monumentale dello stadio San Paolo, della Mostra d’Oltemare e di Bagnoli diviene un tessuto di architetture modernissime e i lotti dell’ex Italsider tornano verdi e fiorenti.
Immaginare la propria città, ribaltarla e ricostruirla senza troppi calcoli,ma a mano libera,questo è l’intento dell’esposizione.”Questa mostra è una risposta – conclude Gambardella – utopistica, certo, non estremamente tecnica. Ma nemmeno così irrealizzabile per alcune sue proposte. Perciò Supernapoli è una inattesa e ambiziosa opera di sabotaggio dei luoghi comuni”.
Di questo e di altri temi legati alla nostra città si parlerà domenica 14 alle 18 nelle sale adibite alla mostra che ospiteranno un dibattito a cui (oltre a Gambardella) parteciperanno studiosi ed esperti di architettura e arte del calibro di Stefano Boeri, Alberto Ferlenga, Francesco Jodice, Luca Molinari, Giacomo Papi, Vincenzo Trione.