Mentre in piazza del Plebiscito erano in corso i funerali di Pino Daniele, nel Rione Sanità è stato messo a segno un feroce agguato.
La vittima è un giovane di 22 anni, munito di un nome in grado di evocare emozioni alquanto suggestive: Ciro Esposito. Il giovane, che aveva precedenti per spaccio di stupefacenti, secondo quanto si apprende sarebbe arrivato già morto all’ospedale Pellegrini.
Secondo le prime ricostruzioni, Esposito sarebbe stato raggiunto dai sicari in via Sanità, tra il civico 100 e il civico 108. In quel limbo di strada in cui giaceva l’abitazione del giovane. I killer hanno esploso complessivamente nove proiettili calibro 9, molti dei quali hanno raggiunto e ucciso il giovane.
La ferocia degli spari coperta, avvolta ed imbrigliata al commosso cordoglio che animava la poco distante Piazza del Plebiscito e che smaschera una cinica ed irriverente violenza, incapace di tributare rispetto, commemorazione e partecipazione, a nessuno, proprio a nessuno: la criminalità non “chiude per lutto”, non consente neanche alla morte di placare l’affamato livore di sangue che ne anima le intenzioni e gli interessi.