Il Teatro San Carlo è pronto ad uscire dalla fase di commissariamento e voltare pagina. Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha infatti dato il via libera al nuovo Statuto della Fondazione che gestisce il Teatro. Lo rende noto il commissario Michele Lignola con una lettera datata 3 gennaio in cui si invitano i soci ( Comune,Regione,Governo e Camera di Commercio) a provvedere alle designazioni di loro competenza.
Nonostante la buona notizia sono ancora tante le problematiche da affrontare prima di poter dire risolta la questione San Carlo. Fermo restando che il presidente del Consiglio di Indirizzo (che sostituisce quello di amministrazione) rimane il sindaco, nel nuovo statuto sparisce la figura delegata dal Comune (al momento si tratta di Mariano Patti) ed è data maggiore forza al ruolo del Sovrintendente all’interno della Fondazione. Ma questo ruolo viene ricoperto da una persona designata dal Mibac, il che di fatto indebolisce la potenzialità di scelta del Consiglio stesso. Inoltre, al tavolo delle decisioni, siederanno gli sponsor che, dunque, con la forza economica potranno influenzare l’andamento della Fondazione.
Bisognera’ inoltre aggiornare i ruoli di due figure chiave del San Carlo. Una è la Sovraintendente Rosanna Purchia che a novembre aveva rassegnato le sue dimissioni, decisione su cui Salvatore Nastasi (ex commissario del San Carlo)e Gianni Letta l’avevano invitata a ritornare sui suoi passi. Altro personaggio chiave è Emanuela Spedaliere, attualmente direttore degli affari istituzionali e del marketing, che ha avuto un incarico a Firenze ma resta a Napoli fino a nomina del suo successore.
Un altro problema che sembra lontano da una rapida soluzione è quella che riguarda i lavoratori del teatro. Si tratta della adesione dell’accesso alla legge Valore Cultura grazie alla quale il San Carlo riceverebbe un prestito ma ad oggi non è stato ancora chiarito se quel prestito, come prevede la norma, dovrà essere restituito effettuando una detrazione sull’integrativo degli stipendi dei dipendenti.
Molti punti interrogativi,ma grande speranza per la risoluzione della crisi del San Carlo.