Fin dagli attimi immediatamente successivi alla tragica scomparsa di Pino Daniele, a tenere banco è un estenuante braccio di ferro tra le due famiglie del cantautore napoletano: da un lato i fratelli e le sorelle, dall’altro i figli e la compagna.
Due ideologie agli antipodi che, al momento, sembrano impossibilitate a trovare un punto d’incontro che soddisfi le volontà e le esigenze di tutte le parti in causa.
Un lutto sentito e sofferto da ambedue le parti, con la ferma volontà da parte dei fratelli di consentire anche a Napoli di porgere l’ultimo e doveroso saluto a Pino e, di contro, permettere a Pino di vivere per un’ultima e commossa volta, attraverso le emozioni che solo le radici della sua terra possono consegnargli.
Non nasconde il malcontento della “parte napoletana” della famiglia, Carmine Daniele, 57 anni, che parla anche a nome del fratello Salvatore (52) e delle sorelle non vedenti e infartuate: Patrizia e la più giovane della famiglia Rosaria: «Domani non andremo a Roma – dichiara – e questa è la nostra forma di protestare contro la decisione della famiglia romana di non tenere a Napoli i funerali di Pino. È giusto che i figli vogliano dirgli addio dove e come vogliono, ma esiste anche la famiglia napoletana, ovvero noi, e una città tutta che vuole dire addio alla sua bandiera, alla sua voce».
Da un lato la decisione di Cristina e Alessandra, i due figli maggiori di Pino, di tenere a Roma, la città dove hanno visto l luce e dove il cantautore viveva da svariati anni, i funerali, dall’altra la rabbia di parenti e concittadini che «pretendono di dargli l’estremo saluto come si deve. Questa storia delle ceneri è una beffa, i figli e le mogli non devono prenderci in giro, massimo rispetto per la decisione di tenere i funerali dove vogliono e come vogliono, ma prima di portarlo nella sua ultima dimora in Toscana, e anche qui Napoli avrebbe da che ridire, si organizzi un secondo funerale, nella città che mio fratello ha così tanto e così bene cantato. Napule è tante cose, anche la paura di non poter salutare Pino nella giusta maniera».
Già a Roma, da ieri nella camera ardente, invece, Nello Daniele, l’unico membro della famiglia ad aver seguito le orme artistiche di Pino e che auspica che le polemiche si plachino, giungendo a una pacifica intesa.