Non era passata neppure una decina di giorni dall’inaugurazione del Viadotto Scorciavacche 2, via di collegamento sulla Palermo-Agrigento, eppure quest’ultimo ha già ceduto fragorosamente, com’è possibile vedere nelle immagini, fortunatamente senza provocare danni a mezzi e persone. La strada è costata ben 13 milioni, andati velocemente in fumo in meno di una settimana. Un inizio non brillantissimo per il 2015, per quanto concerne la viabilità; il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ripartisce le colpe tra “chi l’ha costruito male, chi non ha controllato che i lavori fossero fatti a dovere e chi ha dato il via libera alla circolazione“, ma incalza “ogni negligenza p irresponsabilità in tutto questo non verrà assolutamente giustificata“.
Dura la linea anche del premier Renzi, il quale twitta: “Ho chiesto a Anas il nome del responsabile. Pagherà tutto. #finitalafesta”. Paradossalmente i lavori per la realizzazione del tratto stradale erano terminati con alcuni mesi di anticipo, ma già il 30 dicembre erano state scorte delle irregolarità sui basamenti della strada stessa. Per questo motivo l’ANAS (gestore delle strade e autostrade d’Italia) aveva già disposto la temporanea chiusura del viadotto, ma una volta resosi conto del collasso dello stesso ha proceduto a far aprire un’inchiesta contro la ditta che gestiva l’appalto, la Bolognetta Spa. La Procura di Termini ha posto sotto sequestro la zona ed indaga per crollo colposo.