La Villa Favorita di Ercolano, più esattamente Real Villa della Favorita è una delle più imponenti e maestose Ville Vesuviane del XVIII, situata al civico 291, nel tratto di Corso Resina denominato Miglio d’Oro. Realizzata nel 1768 da Ferdinando Fuga e nel 1792 fu acquistata da Ferdinando IV di Borbone che la destinò a residenza reale, attualmente è proprietà del Ministero di Grazia e Giustizia.
L’edificio a differenza degli altri palazzi signorili, possiede una planimetria dove il portale d’ingresso principale non coincide con la riserva agraria e i giardini, presentando, quindi, innumerevoli elementi d’indubbio fascino architettonico, tra i quali, l’aspetto più significativo è identificabile nella grande scalea semicircolare in pietra che si apre sulla facciata posteriore, mettendo il comunicazione la terrazza dinanzi al grande salone ellittico con il parco retrostante.
L’apparato decorativo interno è parimenti interessante, perché frutto dell’alternarsi di stili e gusti dei proprietari che si sono succeduti. Dalle vedute dei porti del Regno di Napoli, alle decorazioni in stile arabeggiante delle sale del primo piano, passando alle decorazioni in stile cinese delle sale del secondo piano. Il salone centrale, invece, era decorato con un grandioso pavimento a mosaico in marmo proveniente dalla villa di Tiberio a Capri ed oggi sito nel Museo di Capodimonte a Napoli.
Il parco, che necessita di un intervento di risanamento, ospita peschiere e chioschi in stile moresco. Nonostante fosse separato dalla parte inferiore sul mare, resta l’area verde storica più grande della costa vesuviana, secondo solo al parco della Reggia di Portici.
A fine Ottocento fu alienato e destinato per buona parte ad uso agricolo. A fine anni Sessanta del secolo scorso fu separato anche fisicamente dal parco superiore con la realizzazione dell’attuale via Gabriele D’Annunzio, mentre, in seguito al terremoto del 23 novembre 1980 il parco fu adattato dal Comune di Ercolano a campo container per gestire l’emergenza abitativa.
Acquisito dall’Ente per le Ville Vesuviane, l’area del Parco a Mare della Favorita, la villa è stata risistemata a prato e leccato. Il palazzo, per quanto importante, non possiede, tuttavia, degli accessi diretti sul corso Resina, ma solo due laterali dai quali dipartono due lunghi corridoi arricchiti di busti in marmo bianco e alberi di agrumi.
Inoltre, nonostante sia sovente palcoscenico ospitante innumerevoli ed importanti manifestazioni culturali cittadine e regionali, non è annoverata tra le più spettacolari opere architettoniche, storiche e artistiche del XVIII secolo, comprese nelle 122 ville e palazzi del Miglio d’oro, così come quest’ultimo non risulta ancora inserito all’interno degli itinerari storici ed artistici pubblicizzati adeguatamente a livello regionale e nazionale.
La notizia per la quale l’ammirevole villa vesuviana è finita recentemente sotto le luci dei riflettori è, però, rilevabile nel bando di gara ad offerta libera, pubblicato dall’Agenzia del Demanio, per la concessione di valorizzazione dell’immobile di proprietà dello Stato, in virtù del quale sarà possibile affittare Villa Favorita per un periodo da 6 fino a 50 anni.
La pubblicazione della gara è il frutto di un percorso condiviso tra l’Agenzia del Demanio, il Comune di Ercolano, la Direzione regionale per i beni e culturali e paesaggistici della Campania e la Soprintendenza Bapsae di Napoli (MiBACT), per promuovere il recupero del suddetto e sontuoso complesso immobiliare. L’intento è quello di affidare il compendio ad una gestione strutturata che, nel rispetto del suo valore storico-artistico, sappia conferirle funzionalità e lustro, durante l’intero arco dell’anno, sfruttandone le indiscusse doti di struttura turistico-culturale di eccellenza, in grado di proporre, quindi, un’offerta culturale diversificata, in grado di generare effetti positivi sugli indotti economici del territorio e sull’occupazione.
La residenza vesuviana, infatti, rientra nel portafoglio di «Valore Paese-Dimore», l’iniziativa dell’Agenzia del Demanio, Invitalia e Anci che ha l’obiettivo di recuperare, riqualificare e valorizzare beni pubblici di notevole pregio storico-artistico, inserendoli in un network di strutture di ospitalità e accoglienza, diffuso su scala nazionale.
In base alla pubblicazione del Demanio, ciò che ha spinto l’ente a inaugurare tale iniziativa è il risultato di un percorso condiviso tra la sua agenzia campana, il Comune di Ercolano, la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Campania e la Soprintendenza Bapsae di Napoli (MiBact), finalizzato a un comune affidamento da parte degli stessi del complesso storico ed architettonico di Villa Favorita a terzi, per una gestione strutturata e privata.
Al bando pubblico internazionale possono partecipare tutte le società, cooperative o consorzi che abbiano un patrimonio netto di almeno 500mila euro ed un fatturato minimo annuo di almeno 400mila euro legato all’attività prescelta per la gestione dell’immobile: oltre all’offerta economica, una giuria deciderà la migliore proposta valutando anche la qualità dei progetti presentati. Così, lo Stato, oltre ad incassare un canone per l’intera durata della concessione, risparmia le spese di gestione e favorisce un circuito virtuoso di trasformazione urbana e sviluppo locale.
Stando alle prime indiscrezioni reperite dagli addetti al mercato immobiliare specializzati in storiche residenze di lusso, la concessione di Villa Favorita potrebbe scatenare un’asta internazionale: l’edificio del Miglio d’Oro, infatti, sarebbe finto, già da tempo, nel mirino di fondazioni americane ed investitori legati ad emiri arabi interessati a realizzare all’ombra del Vesuvio un resort da sogno.