Una volta congedato il primo gennaio, l’immaginario collettivo è propenso a tirare il classico sospiro di sollievo, giungendo alla rasserenante conclusione di essersi lasciati alle spalle “la strage dei botti”.
E invece no.
La fortissima esplosione che ha squarciato il ventre di Marcianise scardina questa teoria e sancisce che non sempre va così.
Un boato che ha scosso via Busacca generando cinque feriti, tra cui uno grave: un bimbo di nove anni, trasportato al Santobono e che rischia di perdere un occhio e riportare gravi danni all’udito.
È il triste e tragico epilogo che deriva dalla più ingenua delle leggerezze: gettare petardi inesplosi in un camino.
Il tragico incidente è avvenuto intorno alle 16 di ieri pomeriggio, a seguito dello scoppio, tutti i componenti della famiglia, composta da padre 42enne, madre 38enne, nonna 68enne e due figli minori di 9 e 10 anni, sono rimasti feriti.
In un primo momento, le forze dell’ordine sopraggiunte sul posto, non avevano ben chiara la dinamica dell’incidente. Oltre ai militari, sono intervenuti anche i carabinieri artificieri del reparto operativo del comando provinciale di Caserta che stanno effettuando un accurato sopralluogo finalizzato ad accertare se, all’interno del camino, vi fossero altri petardi inesplosi. Lo stabile, comunque, non presenta criticità strutturali.
Un gesto inconcepibile che non può essere supportato da alcun filo logico, soprattutto se si fa riferimento alle innumerevoli campagne di sensibilizzazione che in maniera chiara ed incessante illustrano la pericolosità insita nel maneggiare petardi inesplosi, vietando in maniera tassativa lo svolgimento di questa deleteria ed autodistruttiva pratica che, troppo spesso, genera amputazioni, menomazioni, cecità e danni permanenti.
Proprio com’è tristemente accaduto anche stavolta per effetto del connubio letale tra quei petardi, apparentemente innocui, e le fiamme del camino.
Una vicenda che getta un velo di tristezza sul rincuorante dato che sancisce la riduzione del numero di vittime legate all’esplosione dei botti di Capodanno.