Anno nuovo, bilanci nuovi. Tuttavia, non è nuovo il risultato a proiettare Caserta ancora tra i comuni più indebitati d’Italia e ancor più spaventose sono le cifre che ruotano intorno a questi dati: Caserta, tra i capoluoghi della Campania, è al primo posto, spulciando ben 17 milioni di euro all’anno, a fronte del proprio debito che si aggira ormai sui 200 milioni. Un conto più che salato e che è ”giustificato” dal ricco menù debitorio che il Comune ha divorato negli ultimi anni, anche per mano della vecchia ed impresentabile amministrazione.
La fattura che la città è costretta a vedersi pagare è spalmata tra i 43 milioni di euro resi come prestito a Caserta per sanare il dissesto finanziario del passato, i cui interessi continuano a crescere, come funghi all’ombra di un pino. Altri 6 milioni di ulteriori prestiti derivano dal decreto Salva Italia e ancora altri 9 milioni richiesti l’anno scorso al fine del pagamento verso i creditori. Un totale di 58 milioni che sono solamente una parte del totale che ammonta a duecento milioni, da restituire in 30 anni.
Una situazione critica e difficilmente gestibile, che non può vedere al banco degli imputati solo l’amministrazione moderna con a capo il sindaco Del Gaudio, bensì anche il team della gestione Cappello, protagonista del suddetto ”exploit” finanziario.