In regime di crisi, con un solo euro, sono ben poche le operazioni e le aspirazioni abbordabili e perseguibili.
Tentare la fortuna, tuttavia, rientra tra le palpabili opzioni e, pertanto, acquistare una schedina composta da due colonne di 50 centesimi ciascuna, risulta un’operazione più che fattibile. E, paradossalmente, se la Dea bendata spiffera qualche dritta vincente, la casualità può tramutarsi in un autentico colpo di fortuna.
Questo è proprio quanto accaduto, lo scorso 30 dicembre, al fortunato cittadino di Castellammare di Stabia che ha centrato due ‘6’ gemelli, portando a casa una cifra esorbitante, pari a 18 milioni di euro.
Come sovente accade in questo casi, l’identità del fortunato vincitore è tuttora ignota e nemmeno Gaetano Fontana, titolare del bar in cui è stata giocata la combinazione vincente, ha delle idee in proposito.
«Non so chi possa essere stato. – Spiega il titolare del bar – Durante il periodo delle feste le giocate aumentano di circa il 20% e ci sono tante facce nuove, magari qualcuno che è venuto in vacanza a trovare i parenti. Di certo passerà un buon Capodanno, anzi per lui le feste dureranno parecchio di più».
Quest’ultima, in verità, non è la prima cospicua vincita che si registra nel bar del signor Fontana: «A luglio del 2003 qui è stato vinto un ‘5+’ da 2 milioni di euro, e negli anni sono stati centrati altri dieci ‘5’ – aggiunge Gaetano – I vincitori di solito non si fanno vedere, ma è meglio così: magari se scopro chi sono, poi li perdo come clienti».
Il fortunato bar, intanto, resterà chiuso per qualche giorno, probabilmente anche il titolare vuole godersi la parte di vincita che gli spetta e che ammonta all’incirca al 3%.
E, come sovente accade in questi casi, frammiste e contrastanti sono le reazioni popolari: non pochi, infatti, credono che la notizia sia fittizia e che rappresenti un beffardo escamotage volto ad incitare al gioco, incrementando, così, i guadagni dello Stato. Altri, invece, augurano al misterioso vincitore di armarsi di parsimoniosa saggezza nella gestione della vittoria da record: «Con una cifra da capogiro così si perde la testa, non è un bene».
Martina Benadusi