E’ ormai risaputo che il successo mediatico di un fenomeno virale è direttamente proporzionale al grado di originalità e, spesso, di idiozia che questi stessi fenomeni mostrano al pubblico.
Ma non solo: sensualità, spontaneità e soprattutto quella forte e misteriosa capacità, propria di qualsiasi fenomeno che gira sul web, di collezionare followers e visitatori da tutto il mondo, diventano la chiave del trionfo virtuale.
Ma come tanto velocemente salgono sul podio, altrettanto rapidamente finiscono nel dimenticatoio, tanto da arrivare a fine anno per rispolverare un po’ le vecchie clip.
Il 2014 è stato l’anno dei secchi d’acqua gelida scaraventati in testa, dell’avvento dei nuovi Youtubers e delle video parodie, delle sfide di nomination a suon di birre e bevande varie, della moda del twerking, dei baci fra sconosciuti e dei flash mob delle canzoni più popolari.
Ma procediamo con calma…
Al primo posto, sul gradino più alto del podio di gommapiuma va di diritto l’Ice Bucket Challenge che secondo una logica alquanto contorta, fa prima ridere chi per 20 secondi rimane incollato ad ammirare vip e non che, in tutta la loro forma smagliante, si gettano secchi d’acqua gelata in testa per poi urlare dallo shock, e poi fa riflettere: il vero motivo dell’acqua gelida con cubetti di ghiaccio annessi è quello di simulare la paralisi dei muscoli, come avviene ai malati di SLA.
Ma la domanda che tutti ci siamo posti è: quanti di questi personaggi hanno davvero contribuito alla ricerca scientifica per la SLA dopo essersi ”fatti il bagno”?
Al secondo posto troviamo piazzati i Youtubers. Personaggi strambi, pazzi, ma che riscuotono un certo successo tra i più giovani.
Durante tutto l’anno, ci siamo rimpinzati di video di personaggi, quali: Diego ”Youtubber” Laurenti con i suoi videocommenti, gli sketch di Frank Matano, il talento emergente ”Mujaidin il Talebbano Napoletano”, i gameplay di Favij e le esilaranti scenette dei The Jackal con gli effetti di Gomorra – La serie.
Sul gradino un po’ più in basso, sulle note di ”Happy” cantata da Pharrell Williams, ragazzi, ragazze e, perché no, anche più anziani, sono scesi nelle maggiori piazze italiane mettendo in scena dei flash-mob in cui non viene assolutamente valutato il talento nel ballo, ma la spensieratezza nel condividere l’allegria e la felicità che le note del singolo trasmette.
Ma scendiamo più giù, dove, all’interno della nostra classifica virtuale, la sensualità del twerking spopola letteralmente sul web facendo impazzire tutti. Fondoschiena vibranti a ritmo di musica hanno riempito le palestre di tutto il mondo, tanto da ergerla a una vera e propria danza, al pari della Zumba, del Pilates e dello Yoga. L’artefice del primo twerk fu la bionda Miley Cyrus che agli MTV Video Music Awards dell’agosto 2013, si esibì nell’allora sconcertante ballo, diventato poi di moda qualche tempo dopo.
E chi non ha mandato giù una lattina di birra senza prendere fiato per poi sfidare gli amici a fare lo stesso?
Spesso la scelta ricadeva sugli amici meno consoni a questo genere di sfide, ma i nominati potevano scegliere di servire la vendetta bevendo un semplice succo di frutta o una bottiglietta d’acqua… Insomma, bevande molto più facili da mandar giù.
E infine, a scaldare il cuore dei più sentimentalisti, il bacio fra due sconosciuti.
L’idea nasce in America: si chiede a due sconosciuti di darsi un bacio, se con passione è meglio. Ma le critiche mosse verso gli ideatori del suddetto esperimento hanno svelato che in realtà era tutta una messa in scena. In Italia, precisamente a Torino, è stata riprodotta in modo assolutamente reale, senza finzioni, tanto che nelle scene registrate i protagonisti, presi alla sprovvista, lasciano trasparire tutte le emozioni che un bacio può trasmettere.