Aveva appena finito di parcheggiare l’automobile in Via Cedronio assieme ai suoi genitori, nei Quartieri Spagnoli di Napoli, quando proprio mentre la madre stava scendendo dalla macchina un motorino è sfrecciat o a tutta velocità su per la strada, rischiando seriamente di investirla. Il padre non ha potuto restare impassibile davanti alla scena, inveendo fortemente contro la spericolatezza del conducente. Quest’ultimo, se in un primo momento sembrava essersi allontanato, è tornato poco dopo assieme a tre suoi amici, con intenzioni chiaramente bellicose. Il figlio dell’uomo bersagliato è intervenuto cercando di difendere il padre durante la colluttazione, beccandosi però una coltellata in pieno petto, la quale ha purtroppo interessato alcuni organi interni.
Il giovane è ricoverato in prognosi riservata all’Ospedale Vecchio Pellegrini e com’era facile aspettarsi sta lottando tra la vita e la morte. Sull’accaduto stanno indagando il Commissariato e la Squadra Mobile della Questura di Napoli: il primo passo sarà recuperare eventuali immagini delle telecamere che avrebbero potuto riprendere il reato, o quantomeno qualcuno degli aggressori. Si spera in un’azione veloce ed efficace delle autorità per consegnare i criminali alla giustizia, e cosa ancor più importante che il ragazzo riesca a sopravvivere al tentato omicidio.
Purtroppo questa è una realtà con la quale, specialmente i residenti di zone similmente lasciate a se stesse, devono fare i conti quotidianamente: non si pensi ingenuamente che basterebbe rastrellare il “marcio” per guarire le città dalla microcriminalità, la quale è la diretta conseguenza di tanti fattori: povertà, ignoranza, politiche centralizzate, disagi sociali di vario genere. La strada da percorrere per superare il dualismo “centro/periferia”, due facce della stessa medaglia, questione così tanto discussa di recente legata anche all’incidente del centro di accoglienza immigrati aRoma, non appare chiara, immediata, così come difficilmente si riscontrano le volontà politiche di percorrerla. La società in cui viviamo è fondata, specialmente dall’avvenire della Rivoluzione Industriale, su rapporti di produzione con elevatissimi costi sociali e talvolta economici, quasi rispecchiando i principi della termodinamica secondo i quali è molto difficile convertire completamente una forma di energia nel prodotto auspicato: qualcosa andrà sicuramente perduto, “bruciato”, eliminato sotto forma di “scorie”. Certo è difficile. Ma non impossibile.