Doveva essere una notte di festa, a Napoli, per Napoli, grazie a Napoli.
Invece è stata una notte contornata da crimini ed aggressioni.
Un altro episodio di cronaca, animato da incomprensibile e brutale violenza, infatti, è emerso nelle ultime ore.
Il fatto è avvenuto poco prima delle 2, sotto gli occhi di diversi passanti.
Una violenza che ha avuto inizio in via Caracciolo, nei pressi degli chalet del lungomare.
La vittima, un 42enne infatti, mentre era alla guida della sua auto, si è fermato al semaforo rosso, com’è giusto che avvenga, quando è stato tamponato da un’auto Audi A1, al cui interno vi erano tre persone di età compresa tra i 26 ed i 32 anni. Benché gli occupanti dell’auto fossero in difetto, hanno avvicinato l’automobilista intimandogli di fermarsi per i danni riportati alla loro auto.
L’uomo, vanamente, ha tentato di spiegare d’essere stato tamponato e di non esser stato il responsabile del fatto.
Ma, percepite le intenzioni dei tre e impaurito, il 42enne si è allontanato dal luogo dirigendosi verso piazza Vittoria dove, però, è stato raggiunto e bloccato dagli occupanti dell’Audi.
I tre, scesi dall’auto, hanno prima danneggiato il veicolo del 42enne, mandando in frantumi il finestrino anteriore destro e piegando la portiera dopo averla presa a calci, per poi sferrare svariati pugni al viso dell’uomo, tanto da procurargli una frattura al volto, stimata guaribile entro 30 giorni. Gli agenti della sezione “Volanti” dell’Upg, mentre transitavano in piazza Vittoria, sono stati fermati da alcuni passanti che hanno prontamente segnalo l’accaduto.
Pertanto, i poliziotti hanno bloccato G.P., 26 anni, M.R., pregiudicato di 27 anni e F.D.N., pregiudicato di 32 anni. Quest’ultimo, che era alla guida dell’auto, sottoposto ad alcool test è risultato positivo. L’auto è stata sequestrata, i tre giovani – tutti di Giugliano – sono stati arrestati e condotti al carcere di Poggioreale.
Un’amara vicenda che, ancora una volta, racconta di una violenza, inaudita e gratuita, inferta da chi vive rispettando leggi e regole diametralmente opposte rispetto a quelle che animano la civiltà.