A Napoli, il capodanno è giunto in anticipo, per effetto della Supercoppa conquistata a Doha dagli azzurri che hanno battuto la Juventus ai calci di rigore, dopo più di 100 minuti regolamentari e supplementari di gioco.
Una vittoria che ha mandato in visibilio i cuori azzurri che, come la tradizione impone, si sono riversati lungo le strade della città per far festa, muniti di sciarpe, bandiere e trombette, ma, come sovente accade in queste circostanze, miscelati tra la folla realmente animata da genuine e pacifiche intenzioni, vi erano anche coloro che in quel quadro di caos e delirio generale, malignamente individua il contesto ideale nel quale far convergere le cattive intenzioni.
Ad onor del vero, all’alba della suddetta notte di bagordi, si rilevano svariati episodi di natura tutt’altro che gioviale.
Un 40enne napoletano ha rimediato un’ustione di primo grado al volto, allorquando, in preda all’euforia, non si è reso conto di mantenere il petardo mentre stava esplodendo. Una distanza troppo ravvicinata tra il materiale esplodente ed il volto dell’uomo ha provocato la violenta ustione. L’incidente è avvenuto intorno alle 22.00 poco distante da piazza Garibaldi, dove il tifoso si era riunito con alcuni amici per festeggiare il trionfo degli azzurri.
Petardi di diverse dimensioni erano stati allestiti dal gruppetto di tifosi per farli esplodere uno dopo l’altro, ma qualcosa non ha funzionato e l’uomo ha mantenuto troppo a lungo in mano il botto, così che al momento dell’esplosione una porzione del volto è stata lesionata dal materiale esplodente in deflagrazione.
Soltanto molta paura, ma per fortuna nessuna conseguenza grave, invece, per le tre persone, tra le quali un bambino, rimaste coinvolte in un incidente automobilistico sul corso Vittorio Emanuele nella tarda serata di ieri. Mancavano pochi minuti alle 22 quando una vettura, con a bordo un adulto e un bambino, è andata a scontrarsi contro un taxi che si era accostato sul lato destro della carreggiata, nel tratto compreso tra il parco Eva e la caserma Caracciolo dei carabinieri.
Un’autentica escalation di follia, dalle 23 a mezzanotte, si è, però, registrata nel cuore della festa. Un branco ha circondato due pullman, distruggendoli a suoni di calci e pugni, mentre impazzavano i furti da parte delle bande di rapinatori che, in sella agli scooter, si sono dati alla caccia delle vittime di turno.
Momenti di sincera paura, come sovente accade, hanno contraddistinto la festa sul lungomare, tra via Acton, il tunnel della Vittoria e piazza Vittoria, una delle fette della città maggiormente prese d’assalto dai tifosi in circostanze come quella di ieri sera. Un ragazzo di 20 anni è stato ferito in piazza Vittoria dai rapinatori che volevano sottrargli la Vespa.
Il giovane è stato circondato poco prima delle 23.30 in piazza Vittoria da quattro scooter, ma ha rifiutato di consegnargli la sua Vespa. Pertanto, il gruppo lo ha aggredito e picchiato. Sul posto è intervenuta la polizia ed un’ambulanza del 118. Il ragazzo è stato trasportato al Loreto Mare, dove i medici hanno emesso una prognosi di 30 giorni, per effetto della frattura della gamba consequenziale al pestaggio.
Una scena analoga si è verificata nel cuore del Centro storico, in via Santa Chiara.
Un 21enne è stato aggredito da tre giovani a bordo di uno scooter, tra i quali, uno armato di pistola. Il ragazzo, di Acerra, è stato derubato del telefonino ed è finito al Vecchio Pellegrini con una prognosi di 15 giorni.
Mentre un centinaio di persone, con i volti coperti da caschi e sciarpe sul viso, hanno circondato due autobus dell’Anm. Intorno alle 23.20 a piazza Vittoria un gruppo ha circondato il 151, rompendo i fari a calci e pugni. Qualche minuto dopo, alle 23.45, a via Acton il branco ha circondato il 175, distruggendo il parabrezza e la porta centrale dell’automezzo.