Un sit-in di protesta è stato attuato, a partire dalle ore 14, in via de Gasperi, a Napoli, per dire no alla costruzione di un nuovo impianto di termovalorizzazione a Giugliano.
Una protesta sorta in un giorno tutt’altro che casuale: proprio oggi, infatti, negli uffici dell’assessorato regionale all’ambiente, si dovrebbe procedere all’apertura delle due offerte formulate da altrettante imprese per la costruzione dell’impianto che, secondo il piano rifiuti, sarà destinato a bruciare le ecoballe – circa sei milioni – stoccate negli anni passati.
Il sit-in, ideato e promosso dal “Comitato No inceneritore di Giugliano” è stato preannunciato mediate la pagina facebook del suddetto comitato, mediante il seguente messaggio: “Lunedì 22 dicembre alle ore 14:00 si terrà, presso la sede del Commissario per la costruzione dell’inceneritore di Giugliano sita in via De Gasperi a Napoli, la prima seduta pubblica che inaugura il “dialogo competitivo” tra le imprese che hanno depositato le due offerte per la costruzione del Mostro. Noi saremo lì, con tutta la popolazione attiva, per ribadire il nostro “NO” all’inceneritore, né a Giugliano né altrove, e chiedere l’IMMEDIATO RITIRO DEL BANDO!”
Non si arresta, quindi, la battaglia contro l’ipotesi di costruzione di un inceneritore a Giugliano.
Una protesta che, incessantemente, si protrae dall’agosto 2013 e che ha visto sfilare in corteo per le vie della cittadina dell’area nord di Napoli oltre diecimila persone, mentre in più di settemila, sotto la pioggia battente, marciarono da Aversa a Giugliano per dire basta ad impianti di questo tipo ed in generale all’inquinamento ambientale.
L’ultima mobilitazione, si è svolta lo scorso 28 novembre e ha visto in piazza studenti, associazioni, comitati territoriali e moltissime famiglie con bambini che sembrano tutt’altro che disposti a gettare la spugna.