Giornata di vigilia per il Napoli che domani sera alle ore 21:00 ospiterà il Parma nell’anticipo della 16° giornata con l’obiettivo di centrare i tre punti e ritornare, almeno momentaneamente, al terzo posto: per questa partita il tecnico Benitez dovrà rinunciare, oltre ai soliti infortunati, anche allo squalificato Albiol e, visto che lunedì ci sarà la partita di Supercoppa contro la Juventus, è probabile che il tecnico spagnolo attui il turnover anche per evitare che i diffidati Koulibaly e Ghoulam saltino questa importante sfida. Ecco l’elenco dei convocati:
PORTIERI: Rafael, Andujar, Colombo;
DIFENSORI: Maggio, Mesto, Britos, Koulibaly, Henrique, Ghoulam;
CENTROCAMPISTI: Radosevic, Jorginho, Inler, Gargano, David Lopez, De Guzman;
ATTACCANTI: Callejon, Mertens, Hamsik, Higuain, Duvan.
In conferenza stampa Benitez ha toccato diversi argomenti incalzato dalle domande dei giornalisti: il tecnico si è detto fiducioso sulle potenzialità della squadra che “potrà centrare il terzo posto e anche di più, ma dipenderà da quello che facciamo nelle prossime partite. Sta a noi confermare il livello in ogni gara”. Sulle parole del presidente De Laurentiis in settimana Benitez ha affermato che “Dobbiamo gestire le situazioni quando si presentano. Ieri abbiamo parlato e abbiamo deciso tutti insieme. Siamo a due punti dal terzo posto e sappiamo che abbiamo perso tanti punti e tante opportunità per essere più avanti. Abbiamo deciso di allenarci, mangiare insieme e poi andare a casa in famiglia per poi tornare ad allenarci più carichi. Il problema sarà se non vinciamo contro il Parma. A Napoli c’è la tendenza all’autodistruzione e non deve essere così. Invece di preoccuparci dei cori di discriminazione territoriale dovremmo pensare ad altro, perdiamo troppo tempo con queste cose. Dobbiamo andare avanti e vedere dove saremo”.
Sulle incalzanti domande riguardanti la Supercoppa il tecnico ha voluto precisare che la squadra è con la testa alla partita di domani con il Parma “perchè poi con la Juventus sarà facile trovare motivazioni”. Benitez è intervenuto anche sulla questione del suo rinnovo dicendosi convinto che questa situazione non influenzi la squadra poiché “é la stessa situazione che c’era anche prima della gara con Roma o con la Fiorentina. Voglio vincere qui ora, ho detto no a due offerte perché sono allenatore del Napoli, voglio lavorare qui e poi vedremo… In questi ultimi 15 giorni ho declinato due proposte, ma non dirò di chi”.
In chiusura l’allenatore spagnolo si è soffermato sui problemi in fase difensiva e sul difficile rapporto con il pubblico nei momenti di difficoltà : “La fase difensiva inizia con gli attaccanti. Col Palermo ad esempio se andiamo sul 3-0 vinciamo, noi analizziamo tutto con i giocatori e gli spiego cosa fare. La difesa va rinforzata col lavoro del centrocampo e le ali devono lavorare molto bene, non è una questione di modulo ma di movimenti dei giocatori. I giocatori devono capire l’idea di calcio che abbiamo, non posso prendere in mano il manuale del calcio mentre sono in campo a giocare. I giocatori forti sono quelli che capiscono il gioco. La coperta diventa corta se difendiamo di più al centro ed in attacco non ci sono i giusti movimenti. La cattiveria non si compra, tu puoi diventare bionda ma non puoi aumentare l’altezza di 10cm. Dobbiamo lavorare ed urlare serve solo a farli correre di più, ma non a giocare meglio. Koulibaly deve crescere, è giovane, è una questione di tempo. Insigne ha lavorato bene ed è cresciuto, ma è passato del tempo. Lorenzo ha una capacità fisica ottima, buon livello tecnico e ascolta e cresce bene. A Napoli c’è la tendenza all’autodistruzione e non deve essere così, questa non è la strada giusta, tutti insieme uniti invece è più facile arrivare all’obiettivo. Al Chelsea c’era un gruppo di critiche, ma noi accettiamo la critica e lavoriamo, ma non vorrei le solite cose che Benitez è un fenomeno, poi non lo è più ogni settimana. Prossimo anno? Non sappiamo dove saremo, ma io voglio il meglio per il Napoli”.