Salerno – Un’assurda tragedia quella che sta vivendo in queste ore Maria Rosaria Vitiello, 47 anni, collaboratrice de “Il Mattino” che nella giornata di ieri, dopo aver tenuto un convegno sulla sicurezza stradale, è stata investita mentre era in procinto di attraversare sulle strisce pedonali. Drammatiche le conseguenze: dopo l’impatto, la giornalista è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore dov’è tenuta sotto strettissima osservazione. Il quadro clinico è molto critico e la donna, stabilmente in condizioni gravi ha riportato un ematoma cerebrale ed è tenuta sotto l’effetto di sedativi.
Secondo i racconti sia dell’uomo che l’ha investita sia dei testimoni, tutto si sarebbe svolto in pochissimi attimi che non avrebbero permesso alla vittima nemmeno di accorgersi in tempo del pericolo che stava per correre. Il conducente è un imprenditore di 48 anni residente a Nocera Inferiore e a bordo di una Toyota Yaris ha causato il violento impatto a danno della giornalista: subito dopo l’accaduto, l’uomo ancora sotto choc, stava cercando di prestare soccorso alla donna e dopo che quest’ultima è stata trasportata in ospedale ha fornito la propria versione dei fatti ammettendo la sua colpevolezza. Ha, infatti, affermato di essersi accorto della donna solo quando ormai mancavano pochi centimetri all’impatto; secondo gli investigatori, non avrebbe nemmeno tentato di frenare.
”Buona vita ragazzi”: queste sono state alcune delle ultime parole che Maria Rosaria Vitiello ha pronunciato proprio mentre teneva un convegno a proposito della sicurezza stradale, invitando ed incoraggiando tutti ad essere prudenti e stare attenti ai pericoli che si incontrano in strada.
Purtroppo il messaggio della sicurezza stradale non è ancora arrivato chiaro e forte, nonostante sia un tema divulgato e diffuso anche nelle scuole, proprio perchè sono sempre i più giovani a mettersi alla guida di scooter ed auto. Non si smette di sentir parlare in tv o alla radio delle stragi del sabato sera, una delle principali e più diffuse cause di morte sulla strada, dove a rimetterci spesso non sono solo i ”patentati” ma anche chi innocentemente attraversa una strada per tornare a casa.
E allora qual’è la causa di tutto?
Continueremo ad attribuire la causa all’alcool, alle droghe o inizieremo a renderci conto che disinformazione e disorganizzazione hanno pari colpe e demeriti?