Ritorna alla ribalta una questione più e più volte solleticata dai media locali e dalla gente comune: la scarsa o del tutto inesistente sicurezza che serpeggia tra i binari e le stazioni della Circumvesuviana.
A rincarare la dose sopraggiunge l’ennesimo ed insulso episodio che palesa la totale egemonia della quale possono beneficiare balordi e teppisti, all’interno delle stazioni-fantasma e perfino nei vagoni degli stessi treni.
A Torre Annunziata, i carabinieri hanno arrestato per rapina un 19enne pregiudicato ed un 17enne.
I due, che hanno agito insieme ad altre due persone che attualmente sono ricercate, mettendo a segno un furto in Circumvesuviana ai danni di un venditore ambulante del Bangladesh: dopo averlo picchiato, gli avevano sottratto 70 euro.
Un testimone, però, notata la scena, ha subito allertato i carabinieri.
Alla vista delle forze dell’ordine, i giovani hanno provato a scappare: due sono effettivamente riusciti a dileguarsi, il 19enne ed il minorenne sono stati invece bloccati e i carabinieri hanno trovato il bottino, sottratto con la violenza al legittimo proprietario, proprio nelle tasche del pregiudicato.
Il 19enne è in attesa di processo per direttissima, mentre il suo complice è stato accompagnato nel centro di prima accoglienza per minori di viale Colli Aminei.
Il venditore ambulante ha rimediato contusioni guaribili in pochi giorni.
Se questo pestaggio culminato in una rapina, fosse rimasto ovattato nell’opinabile scudo dell’omertà, chi oggi usufruirà dei servizi di trasporto offerti dalla Circumvesuviana avrebbe dovuto guardarsi le spalle da quattro potenziali delinquenti in più.
L’unico segnale rincuorante di questa vergognosa vicenda, infatti, è senz’altro rappresentato dalla reazione di chi ha consentito che a quei balordi venga inferta una sonora lezione di civiltà e legalità.
Un segnale che attesta l’esasperato sfinimento della gente comune che, al cospetto dei crimini, dei soprusi e della barbarie che troppo spesso spintonano la quiete pubblica, dimostra la ferma e decisa volontà di reagire, per opporsi, per migliorare la realtà dei fatti, della vita.