SanTarantella è un progetto di ricerca, concettuale ed estetico sulla tarantella come danza rituale e come strumento di condivisione sociale delle emozioni estreme.
I partecipanti sono coinvolti nel rituale, fino a crearne uno da condividere con il pubblico. Il workshop è strutturato sul metodo dell’antropologia teatrale: i partecipanti eseguono un training basato su movimenti pre-espressivi della danza della tarantella.
Il lavoro è basato sulla ricerca che Tullia Conte conduce dal 2007 e che si è arricchisce dell’incontro con il danzatore e performer, Mattia Doto.
Legata a doppio nodo ai furori del tarantismo, la tarantella si configura come struttura socialmente condivisa in caso di rottura dell’unità individuale, quella che De Martino chiama “crisi della presenza”; un codice di movimenti che permette di esprimere il proprio vissuto attraverso un linguaggio fatto di gesti, di suoni, di immagini, di colori, di passi di danza. Ecco allora che la crisi, apparentemente scomposta e folle, del tarantato, si configura come una sorta di performance, nella quale troviamo un ritmo regolare, uno spazio chiuso ed ordinato, regole, ripetizioni, codici.
Attraverso la crisi il tarantato attua un comportamento regolato da norme prestabilite, determinate a loro volta da meccanismi di “simulazione” e di uniformità ad un modello.
Il meccanismo stesso della trance si articola a partire dalla mimesi di atteggiamenti codificati e, la possessione stessa, può essere intesa come una trasmissione di conoscenza, terapeutica, che si apprende e si trasmette attraverso il corpo, una mnemotecnica espressa attraverso la performance.
Napoli – Led Spazio Danza Napoli Via Francesco del Giudice n. 9 Sabato 20 Dicembre – 16,00 / 19,00 Domenica 21 Dicembre – 15,00 / 18,00
Il laboratorio è aperto ad attori / attrici – danzatori / danzatrici di qualunque disciplina, ma anche a persone senza esperienza che vogliano sperimentarsi e provare a mettere il proprio corpo in scena.