Torre Annunziata, uno dei paesi più critici e complessi dell’hinterland napoletano, ad una manciata di giorni dal tragico incidente che ha troppo prematuramente strappato alla vita il piccolo Luigi Panico, ritorna sotto le luci dei riflettori, ancora una volta, per raccontare di un episodio di violenza ai danni di un minore.
Stavolta, il genere di violenza praticata è la più insulsa e vergognosa che un adulto può infliggere con la forza ad un bambino, emblema d’innocenza ed ingenuità che, mai e poi mai, dovrebbe trovarsi soffocato tra le sudicie grinfie di quella latente morsa.
Un 60enne, sul corso Vittorio Emanuele III, nel pieno centro della cittadina torrese, ha molestato un ragazzino non ancora 14enne.
L’uomo, venditore ambulante di giocattoli proprio al corso Vittorio Emanuele III, è finito in manette, in quanto destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, Antonello Anzalone, ed eseguita dai carabinieri ieri sera.
L’uomo è indagato per reato sessuale nei confronti del minorenne.
Più e più volte, secondo gli inquirenti, avrebbe creato le circostanze per molestare il piccolo, di nascosto da tutti e soprattutto quando e dove nessuno avrebbe potuto difenderlo. Sono due gli episodi che gli inquirenti gli contestano.
Una volta, durante un pomeriggio d’estate, il 14enne è seduto su una panchina, quando il 60enne gli si avvicina.
«Ti desidero» gli avrebbe detto.
Un’altra volta invece, di sera, l’uomo avrebbe afferrato il piccolo per il braccio e lo avrebbe condotto nel portone di un’abitazione privata: è lì che lo avrebbe molestato, pur non giungendo mai a violentarlo.