Il 21 Marzo, Papa Francesco sarà a Napoli.
L’arrivo è previsto per le 9:00, a bordo di un elicottero che atterrerà a Scampia. Qui è in programma un giro nelle Vele e un incontro con alcuni esponenti del mondo del lavoro e della cultura partenopea. In seguito, a bordo di un’auto, il Papa percorrerà corso Secondigliano, la Doganella, piazza Carlo III, via Foria, via Pessina, piazza Dante, via Toledo, piazza Trieste e Trento e piazza del Plebiscito.
Il Pontefice si sposterà poi a Poggioreale dove pranzerà, insieme a cento detenuti. Nel penitenziario, incontrerà una delegazione di carcerati di Secondigliano, Nisida e Pozzuoli.
Intorno alle 14, Bergoglio riposerà per mezz’ora in Curia, a largo Donnaregina, per poi essere accompagnato al Duomo. Qui venererà le reliquie di San Gennaro e incontrerà il clero, per rispondere alle domande sui grandi temi della Chiesa.
Il cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe al momento dell’annuncio, aveva anticipato che, alle 17, il Papa, avrebbe celebrato una messa alla Rotonda Diaz. Ma, padre Leonardo Sapienza ha affermato che la Santa Messa si terrà in mattinata ( probabilmente intorno alle 10 ), in piazza del Plebiscito. Come il 9 novembre del 1990 per Giovanni Paolo II, l’altare sarà montato di spalle al Palazzo Reale e con lo sguardo rivolto alla Basilica di San Francesco di Paola.
Invece, alla Rotonda Diaz, Bergoglio giungerà, dopo la visita agli ammalati del Gesù Nuovo, per l’incontro con i giovani ai quali, sarà dedicato un grande discorso.
Le tappe dell’appuntamento del 21 Marzo, sono trascritte sul sito “Il Sismografo” che, è informato in tempo reale sull’attività del Papa e della Santa Sede. Oggi si è concluso il primo sopralluogo ed il programma è stato definito quasi del tutto, il Papa dovrà approvarlo ufficialmente entro Natale.
Già il 30 Dicembre dello scorso anno, durante l’omelia pronunciata proprio a Poggioreale, Sepe sostenne: “Francesco a Napoli vorrà incontrare i detenuti o gli ammalati. Sicuramente, oltre le istituzioni vorrà un contatto con realtà concrete che potrebbero certamente essere un carcere e un ospedale“.
Ed è stato così, Papa Francesco passerà per la Napoli bella ma, anche per quella dimenticata dalle istituzioni. Parlerà ed ascolterà i problemi dei detenuti, dei giovani e degli ammalati.
Noi, non possiamo fare altro che sperare che, almeno Lui, tastando con le proprie mani queste difficili realtà, si faccia portavoce di un tanto desiderato cambiamento.