Dopo più di un mese dalla scomparsa, negli ultimi giorni, è stato ritrovato il corpo senza vita della professoressa di Sora: Gilberta Palleschi.
Il colpevole è Antonio Palleschi (non ha nessuna parentela con la vittima), un muratore disoccupato di 43 anni, originario di Sora che, avrebbe indicato anche il luogo in cui era occultato il cadavere.
Il corpo, in stato di decomposizione, è stato trovato in un dirupo di circa cento metri, distante pochi chilometri dal luogo in cui la donna ha fatto perdere le sue tracce.
Dopo essere stato interrogato dai carabinieri, l’assassino è stato arrestato con le accuse di omicidio volontario, occultamento e vilipendio di cadavere.
La tragedia è avvenuta per un tentativo di violenza sessuale. Il muratore ha confessato di aver avvicinato la professoressa d’inglese mentre faceva jogging per stuprarla. Ma, la donna ha opposto resistenza ed è per questo che, l’ha presa a calci e pugni e con un sasso l’ha uccisa. Ha caricato il corpo in auto, e l’ha portata sul posto dove in seguito è stata ritrovata. Ma non finisce qui: l’assassino è tornato sul luogo del delitto per finire ciò che aveva iniziato sul cadavere. Per questo, il corpo della Palleschi, al momento del ritrovamento, era privo di indumenti.
Il dolore della famiglia è immenso. Molti sono i messaggi di cordoglio e di partecipazione al dolore. Chi conosceva Gilberta, è consapevole di aver perso una grande donna.
La professoressa, era volontaria e segretaria regionale Unicef Lazio, per questo il comitato, oltre ad aver inviato i messaggi di condoglianze alla famiglia, ha deciso di sospendere momentaneamente tutte le attività in programma nella provincia,in segno di lutto. Anche il sindaco di Sora, Ernesto Tersigni, domani andrà a trovare la famiglia Palleschi, per esprimere il cordoglio dell’amministrazione comunale. “Quello del Lazio è un vero e proprio “bollettino di guerra” – sostiene il sindaco – dove i casi di femminicidio crescono a dismisura lasciandoci nello sconforto. Nemmeno un rafforzamento delle pene è riuscito ad arrestare questo fenomeno che oggi ha colpito nuovamente e tragicamente la nostra città rompendo il filo di speranza legato alla vita di Gilberta”.