“Ah commissario… A me nisciuno me fa fesso!”
“Ma caro cavaliere… commendatore… Cos’è? Nessuno vuoi farlo fesso…”
“Ah be’…”
“E poi non c’è bisogno: Lei già lo è”
È così che ricordiamo Nino Taranto in una piccola serie di battute con Totò nel film chiamato “Totò contro i 4”.
Nino Taranto, è stato uno dei grandi protagonisti della storia di Napoli.
Comico, attore e cantante italiano, la sua passione per il teatro si manifesta in giovane età e dopo una serie di spettacoli teatrali, si rivelano le straordinarie doti che lo hanno reso, uno degli interpreti più amati. L’apice del successo lo raggiunge interpretando “Ciccio Formaggio” che debuttò nel 1940 al Teatro Bellini di Napoli.
«Si me vulisse bene o veramente nun me facisse ‘ncüitá d’a gente, nun me tirasse ‘e pile ‘a dint’e rrecchie, nun me mettesse ‘e dite adinte ‘ll’uocchie. » Ancora oggi, si sente echeggiare questa melodia nelle membra della gente.
Negli anni successivi si dedicò al cinema e dopo un primo esordio, inizia la scalata verso il successo: tutti lo richiedevano, ma il suo grande successo arriva quando incontra Totò di cui fu spalla affidabile. Si ricordano i film come: “Tototruffa 62″ e “Totò contro Maciste.”
Molti lo ricordano anche per l’esperienza radiofonica prt la sua voce duttile e la gioiosa caratterizzazione napoletana. Fu protagonista di varie commedie e negli anni sessanta accrebbe la sua popolarità con partecipazioni televisive.
Nella vita privata, fu grande amico di Totò e alla sua morte scrisse poche, ma sentite parole per ringraziarlo per tutto l’ amore che aveva donato a Napoli:
“Amico mio questo non e’ un monologo ,ma un dialogo perchè sono certo che mi senti e mi rispondi. La tua voce e’ nel mio cuore, nel cuore di questa Napoli che e’ venuta a salutarti, a dirti grazie perchè l’hai onorata. Perchè non l’hai dimenticata mai, perchè sei riuscito dal palcoscenico della tua vita a scrollarle di dosso quella cappa di malinconia che l’avvolge. Tu amico hai fatto sorridere la tua città, sei stato grande, le hai dato la gioia, la felicità, l’allegria di un’ora, di un giorno, tutte cose di cui Napoli ha tanto bisogno. I tuoi napoletani,il tuo pubblico e’ qui. Ha voluto che il suo Toto’ facesse a Napoli l’ultimo “esaurito” della sua carriera e tu, tu maestro del buonumore, questa volta ci stai facendo piangere tutti. Addio Toto’, addio amico mio. Napoli, questa tua Napoli affranta dal dolore vuole farti sapere che sei stato uno dei suoi figli migliori e non ti scorderà mai. Addio amico mio, addio Toto’.”
Nino Taranto morì a Napoli nel 1986.
Per mantenerne vivo il ricordo la famiglia ha fondato un’associazione che porta il suo nome.