Serata di Champions quella di stasera che si preannuncia interessante solo per alcuni match nei quali la qualificazione è ancora in ballo, mentre molte partite saranno da passerella per le squadre che si sono già guadagnate il pass per gli ottavi o che si trovano a salutare la competizione. Allo Juventus Stadium ci sarà sicuramente la partita più attesa con lo scontro tra le prime due del girone A della Champions League tra Juventus e Atletico Madrid: ai bianconeri basterebbe un punto per conquistare la matematica qualificazione a prescindere dal risultato dell’Olympiakos, ma con una vittoria con due reti di scarto sugli spagnoli riuscirebbe addirittura nell’impresa di conquistare il primo posto ed evitare gli accoppiamenti più ardui. Per questa sfida Allegri sembra intenzionato a riproporre il 4-3-1-2 che ha portato buoni risultati nelle ultime uscite europee: tra i pali conferma per Buffon, così come per 3/4 della difesa che vede in Lichstainer, Chiellini e Bonucci le sue certezze; sull’out sinistro ballottaggio tra Evra e Padoin con il francese favorito, mentre a centrocampo con Pirlo in veste da regista ci saranno Marchisio e Pogba, con Vidal favorito su Pereyra per il ruolo di trequartista dietro alle punte Tevez ed uno tra Llorente e Morata. Simeone non ha intenzione di fare da vittima sacrificale e schiererà i titolare per non rischiare di scivolare al secondo posto nel girone: assenti certi Miranda e Ansaldi che verranno rimpiazzati da Gimenez e Siqueira, mentre a centrocampo con Arda Turan e Koke sugli esterni agiranno Gabi e l’ex Tiago in posizione centrale, con Raul Garcia, favorito su Griezmann, a supportare bomber Mandzukic. L’altra partita del girone vede l’Olympiakos, secondo nel girone con 6 punti, condannato a vincere contro gli svedesi del Malmoe: la squadra del tecnico Michel tra le mura amiche ha sconfitto sia la Juventus che l’Atletico Madrid, e dovrà ripetersi anche con il Malmoe e sperare che la Juventus perda per passare il turno; gli svedesi dal conto loro sono il fanalino di coda del gruppo con soli 3 punti conquistati proprio all’andata contro i greci, ma arrivano a questa partita in non buone condizioni fisiche visto che il campionato svedese si è già concluso due settimane fa.
Nel gruppo B il Real Madrid di Ancelotti ospita i bulgari del Ludogorets: i blancos sono già ampiamente qualificati avendo conquistato 15 punti su 15, per cui la sfida del Bernabeu servirà solo per aumentare il record di 18 vittorie consecutive. Ancelotti farà un leggero turnover lasciando a riposo Casillas, Marcelo, Ramos, Pepe, James Rodriguez e Benzema inserendo Keylor Navas tra i pali, Arbeloa, Varane ed il giovano Nacho in difesa con Illaramendi a centrocampo e il Chicharito Hernandez a completare il tridente con Bale e l’inamovibile Cristiano Ronaldo. Il Ludogorets arriva a Madrid da quarta forza del girone con soli 4 punti a pari merito con il Liverpool e con la possibilità matematica di potersi qualificare sia per gli ottavi che per l’Europa League. L’allenatore dei bulgari si giocherà il tutto per tutto con il solito 4-2-3-1 di grande spinta provando a sfruttare la fantasia dei brasiliani Marcelinho e Junior Quixadà alle spalle di Misidjan. Nello stesso girone ci sarà lo scontro diretto per la qualificazione agli ottavi tra Liverpool e Basilea: i Reds sono in netta ripresa nell’ultimo periodo, nonostante si confermino le consuete difficoltà a trovare la via del gol; con Sturridge e Balotelli ancora fuori per infortunio il peso dell’attacco sarà interamente riposto sulle spalle di Lambert, che sarà supportato dal trio di trequartisti formato da Sterling, Coutinho e Lallana. Il Basilea arriva ad Anfield forte dei 6 punti conquistati fino ad ora che gli valgono il secondo posto: agli svizzeri basterà non perdere per ottenere la qualificazione, ed arrivano da un grande momento di forma con cinque vittorie consecutive in campionato intervallate solo dalla sfida persa a domicilio contro il Real Madrid. Il tecnico Paulo Sousa per la sfida non rinuncerà al 4-3-3 che vede i suoi punti di forza nel centrale Schar, oggetto del desiderio di molti club europei, e nel trio offensivo composto da Gashi, già autore di 11 gol in campionato, Gonzalez ed Embolo.
Nel girone C la partita più importante si gioca nel Principato, con il Monaco che ospita lo Zenit: i francesi si trovano al secondo posto nel gruppo con 8 punti conquistati ed una sola rete subita che è costata la sconfitta sul campo del Basilea. I monegaschi hanno dimostrato in queste cinque partite di avere una grande solidità difensiva, ma anche una scarsa vena offensiva come dimostrano i soli due gol segnati fino ad ora. Jardim dovrà rinunciare ancora a Ricardo Carvalho al centro della difesa, che sarà sostituito dall’italiano Raggi, mentre in avanti si affiderà alla freschezza dei giovani Martial e Ferreira Carrasco ed all’esperienza di Dimitar Berbatov per provare a bucare la difesa dei russi. Lo Zenit si trova al 3° posto nel girone con 7 punti, uno in meno dei francesi, per cui solo con la vittoria riuscirebbe a qualificarsi per gli ottavi: la squadra di Villas Boas sta dominando in campionato, ma in Champions non è riuscita finora a rispettare le aspettative; per invertire la rotta il tecnico portoghese sembra intenzionato a proporre un offensivo 4-2-3-1 con Shatov, Danny ed Hulk che supporteranno l’azione del venezuelano Rondon, autore sin qui di un solo gol. Nell’altra sfida del girone il Bayer Leverkusen fa visita al Benfica con l’obiettivo di consolidare il primo posto del girone, avendo la qualificazione già in tasca: i tedeschi guidano il girone con 9 punti e con una vittoria si metterebbero al riparo dagli assalti di Monaco o Zenit. Il Benfica è fanalino di coda del girone con soli 4 punti ed è matematicamente fuori anche dall’Europa League: la partita di stasera servirà alle aquile solo per salutare il pubblico nel migliore dei modi, infatti il tecnico Jorge Jesus schiererà la migliore formazione possibile anche se non potrà contare sul capitano Luisao, fuori per squalifica.
Nel girone D è gia tutto deciso o quasi: il Dortmund guida il raggruppamento con 12 punti, davanti all’Arsenal con 10, all’Anderlecht, già qualificato per l’Europa League con 5, ed al fanalino di coda Galatasaray che chiude con un solo punto all’attivo. I turchi ospiteranno l’Arsenal di Wenger in un match che mette in palio solamente l’onore per i padroni di casa che, da quando è stato allontanato Prandelli, ha infilato un tris di vittorie tra campionato e coppa nazionale: la squadra di Hamzaoglu scenderà in campo con il 4-2-3-1 a trazione anteriore con Bruma, Sneijder e Umut Bulut nelle vesti di rifinitori per il centravanti Burak Yilmaz. Wenger dal canto suo non sembra intenzionato a schierare i migliori visto che raggiungere il primo posto è quasi impossibile: non convocati Sanchez e Cazorla, tenuti a riposo per il campionato, dovrebbero esssere schierati quei giocatori che fino ad ora hanno avuto poco spazio come Bellerin in difesa e Podolski, Sanogo e Campbell. Il Borussia Dortmund, reduce dalla fondamentale vittoria in campionato contro l’Hoffenheim, ospita l’Anderlecht con l’obiettivo di dare continuità ai risultati positivi e chiudere il discorso per il primo posto: per la sfida di stasera dovrebbe essere rispolverato il nostro Ciro Immobile al centro dell’attacco, supportato da Aubameyang e Kagawa, visto che Reus è ancora out per infortunio. L’Anderlecht, grazie alla vittoria sul Galatasaray, si è assicurato il passaggio all’Europa League con un turno di anticipo e andrà a Dortmund a giocarsi la partita con la mente sgombra: il tecnico Besnik sembra intenzionato a confermare la formazione che sabato è stata sconfitta in campionato dal Mouscron per 4-2 con la sola eccezione dell’inserimento di Mitrovic in attacco al posto di Bi Cyriac.