“L’informazione al servizio della Salute” è il nuovo ciclo di incontri ideato dall’Istituto SDN di Ricerca Diagnostica e Nucleare. L’idea manco a farlo apposta è di Marco Salvatore, fondatore de “Il Sabato delle Idee”, il pensatoio progettuale che unisce a Napoli una moltitudine di istituzioni scientifiche, accademiche e culturali, e fondatore, dal lontano 1977, proprio dell’Istituto SDN, unico IRCCS a carattere diagnostico in Italia.
Con l’acquisizione dell’Istituto SDN da parte del colosso internazionale Labco a Marco Salvatore, già direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli “Fondazione Pascale” e successivamente direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini del Policlinico dell’Università Federico II di Napoli, è stata ora affidata la direzione scientifica dell’Istituto SDN che si occupa, non solo di attività diagnostica di eccellenza, ma anche di ricerca scientifica e clinica in campo biomedico ed in campo farmaceutico, di promuovere il trasferimento dei risultati della ricerca alla pratica clinica e all’industria, di realizzare attività di ricerca nel campo del management, dell’organizzazione e dell’economia dei servizi sanitari finalizzate a migliorare l’organizzazione delle attività di diagnosi, e di svolgere attività di alta formazione, al fine di elevare il livello scientifico e culturale nell’ambito specialistico di riferimento, contribuendo alla diffusione di una moderna cultura sanitaria e scientifica.
“È un incarico che mi riempie di orgoglio – spiega Marco Salvatore – perché mi hanno chiesto in particolare di esportare anche nel resto d’Europa il modello napoletano vincente dell’SDN che ha realizzato un sistema integrato tra la diagnostica per immagini e la diagnostica di laboratorio. Ma soprattutto è un incarico che mi consentirà di continuare a fare quello che ho sempre fatto: lavorare nella ricerca cercando soprattutto di dare sempre più spazio e più opportunità ai giovani a cominciare dal lavoro che faremo già da Gennaio con il Comitato Giovane Ricerca Europea – Orizzonte Mezzogiorno 2020”, ideato e promosso proprio dall’Istituto SDN in collaborazione con il CNR, il Distretto Campania Bioscience ed Il Sabato delle Idee”.
La prima idea della nuova direzione scientifica è stata l’organizzazione di un ciclo di incontri dedicato a “L’informazione al servizio della salute”, con l’obiettivo di spiegare nella maniera più divulgativa possibile alla comunità scientifica ma soprattutto ai cittadini le novità della ricerca scientifica che possono migliorare la salute pubblica. Un’idea frutto della grande esperienza di Marco Salvatore nel settore della divulgazione scientifica, nel quale, dopo il triennio televisivo in Rai con il programma EXPLORA che ha coinvolto in oltre 300 puntate e 2mila ore di trasmissione ben 600 scienziati e ricercatori, attualmente presiede il Comitato Scientifico del canale televisivo Doctor’s Life (canale 440 della piattaforma Sky).
Il primo incontro si svolgerà martedì 9 Dicembre alle ore 15 nella Sala Conferenze dell’Istituto SDN e servirà a spiegare agli addetti ai lavori ma anche ai cittadini potenzialmente interessati qualcosa in più sull’Hifu, gli ultrasuoni focalizzati ad alta energia (letteralemte high intensity focused ultrasound), un nuovo sistema terapeutico ad ultrasuoni di cui si sente tanto parlare anche come grande speranza come strumento terapeutico per numerose malattie oncologiche.
Relatore della conferenza sarà Carlo Catalano, docente di Diagnostica per Immagini all’Università “La Sapienza di Roma” e tra i massimi esperti internazionali del settore. “Gli ultrasuoni focalizzati ad alta energia – anticipa Catalano – rappresentano una grande risorsa terapeutica, perché si avvalgono di modalità di terapia non invasiva e indolore e nel contempo estremamente precisa e ripetibile e soprattutto possono avere applicazione per la cura di numerose patologie da quelle oncologiche a quelle neurologiche”.
In realtà gli ultrasuoni sono già comunemente utilizzati in medicina ed in particolare, a scopo diagnostico, in ecografia, ma nella modalità diagnostica gli ultrasuoni non producono effetti chirurgici nel corpo perché non sono focalizzati. Quindi la vera ‘rivoluzione’, è l’utilizzo terapeutico reso possibile dalla focalizzazione del fascio ultrasonoro. “Il principio di funzionamento – spiega Catalano – è simile a ciò che accade quando con una lente d’ingrandimento si concentra la luce solare su un foglio di carta, fino a provocarne la bruciatura. È proprio così che, analogamente alla lente d’ingrandimento, la focalizzazione dell’ultrasuono provoca un incremento circoscritto e controllato della temperatura all’interno di un determinato organo con conseguente ablazione (distruzione) termica del tessuto bersagliato, risparmiando completamente le strutture anatomiche circostanti”.
La più recente ed efficace applicazione dell’HIFU, in via di attivazione proprio all’Istituto SDN, è un sistema estremamente sofisticato in cui agli ultrasuoni focalizzati si associa la tecnica di Risonanza Magnetica (MRgFUS -Magnetic Resonance Guided Focused Ultrasound) che consente di sfruttare i numerosi vantaggi offerti dall’utilizzo degli ultrasuoni focalizzati.
La Risonanza Magnetica infatti, oltre a definire con precisione la localizzazione ed i margini della lesione da trattare, permette, infatti, di dirigere in maniera continua il fascio ultrasonoro, evitando quindi strutture anatomiche critiche adiacenti, come ad esempio i fasci nervosi. L’impiego dell’imaging a risonanza magnetica consente non solo il trattamento mirato e sicuro, ma anche il monitoraggio e la regolazione in tempo reale della temperatura del tessuto da trattare. In tal modo il medico può costantemente ottimizzare il trattamento, senza doverlo interrompere.
Il sistema MRgFUS ha già ricevuto l’approvazione nella Comunità Europea per il trattamento dei fibromi uterini, dell’adenomiosi e per la palliazione del dolore da lesioni metastatiche scheletriche. In particolare si sta sempre più diffondendo l’applicazione terapeutica del sistema MRgFUS ai fibromi uterini, che sono il tipo più frequente di tumore benigno dell’utero ed essendo il loro sviluppo ormone-dipendente, colpiscono maggiormente le donne in età fertile. Addirittura circa il 20-40% delle donne in età fertile può essere affetto da fibroma, spesso senza saperlo.
“Invece dell’intervento chirurgico – spiega Catalano – la metodica di trattamento con MRgFUS consente una necrosi del fibroma senza nemmeno la necessità un’anestesia generale. La terapia viene effettuata con una blanda sedazione e immediatamente dopo il trattamento (nella maggior parte dei casi) si ritorna alle ordinarie attività senza necessità di essere ricoverati in ospedale”.
“Attualmente – anticipa Catalano – esistono anche altri studi di sperimentazione clinica per il trattamento di tumori della mammella, della prostata, del pancreas e del fegato. In tutti questi settori la metodica ad ultrasuoni focalizzati si è dimostrata estremamente efficace anche se i dati si riferiscono ad una circoscritta popolazione studiata in regime di sperimentazione clinica”.
Un’ulteriore applicazione dell’Hifu, ancora in fase di sperimentazione clinica, è il trattamento di alcune patologie neurologiche funzionali, tra cui la malattia di Parkinson ed il tremore essenziale. “Insomma appare evidente – conclude Catalano – che siamo di fronte ad una tecnologia di grande portata innovativa, che già nel 2012 fu inserita dalla rivista Time nella classifica delle 50 migliori invenzioni dell’anno, e che oggi inizia a dare concrete dimostrazioni di efficacia terapeutica aprendo notevoli speranze per cure future anche per patologie più gravi.
“Dopo la conferenza inaugurale sulle novità terapeutiche degli ultrasuoni focalizzati il ciclo di incontri “L’informazione al servizio della salute proseguirà il 17 Dicembre alle ore 14 con la conferenza del neuropsichiatra dell’ Institute of Psychiatry King’s College London, Marco Catani, dedicata al tema “Alla scoperta della Trattografia: dall’anatomia alla clinica”. Informazioni dettagliate e programma completo su www.sdn-napoli.it.