Il mondo della musica si tinge di lutto in seguito alla morte del cantante di origini lucane, Giuseppe Mango, stroncato da un infarto, durante il concerto che stava tenendo al Pala Ercole di Policoro, in provincia di Matera.
L’artista, che aveva compiuto 60 anni il 6 novembre scorso, è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è giunto, però, già privo di vita. Il malore ha colpito Mango mentre stava cantando Oro, uno dei suoi brani più famosi.
“Scusate, non mi sento bene” ha detto al microfono prima di essere soccorso e condotto nel retropalco. A dare la notizia ufficiale della morte è stato il suo staff postando sulla pagina ufficiale di Facebook del cantante, il seguente messaggio: “La nostra rondine è volata via nel cielo sbagliato… Pino resterai sempre nel nostro cuore perché come cantavi qualche anno fa ‘Non moriremo mai, il senso è tutto qui’. Ci uniamo al dolore della famiglia”.
Un nutrito numero di fan, dalla sede nella quale si stava svolgendo il concerto si è spostato all’ospedale dov’è stato ricoverato il cantante, per indirizzare un sentito ed ultimo saluto al cantante; innumerevoli i messaggi di cordoglio apparsi sul web: “Per me è un giorno molto triste: ho perso un amico e noi tutti abbiamo perso un grande artista”, ha dichiarato Mogol ricordando l’amico e collega scomparso, con cui ha collaborato in più circostanze.
“Mango era un ragazzo generoso, un grande artista, un amico ed era soprattutto un lucano che amava la sua terra, la musica e la sua famiglia. Lo avevo visto recentemente a cena a Lagonegro. La nostra è una bella storia di amicizia, interrotta dalla questa sassata, che è stata la notizia della sua morte”, ha concluso il paroliere più famoso della musica italiana.
Anche Eros Ramazzotti ha rivolto un messaggio a Mango, attraverso la sua pagina Facebook: “Pino, amico mio… sono vicino ai tuoi cari per condividere il dolore della tua prematura scomparsa. Canta ancora per noi, là… dove sei adesso. R.I.P”.
Mentre sul web impazza, in queste ore di commemorazione e cordoglio, il video che immortala gli ultimi, dolorosi e doloranti, attimi di vita terrena di un’anima intrecciata ad un timbro vocale d’indubbio pregio.
Allora, noi di Napolitan, scegliamo di accompagnare la sua uscita di scena rendendo un breve, ma intenso tributo a quella voce, mentre scalfisce un omaggio da brividi alla nostra città, alla nostra musica, alla nostra arte.
R.I.P.