Non è la prima volta che accade, eppure, non ci si abitua mai a questo genere di notizie.
A Napoli, soprattutto nel week-end, da innumerevoli settimane, si sta intensificando l’attività di controllo da parte delle autorità competenti per ridurre all’osso qualsivoglia condotta o trasgressione riconducibile alla voce “illegalità”.
Dai controlli a tappeto per eludere l’attività dei parcheggiatori abusivi, ai posti di blocco per stanare automobilisti al volante sprovvisti di patente e tagliando assicurativo, passando per i consueti alcool test: queste le attività che incalzano nell’operato notturno delle forze dell’ordine.
Ieri sera, tuttavia, nella Galleria Umberto I di Napoli, durante un’incursione contro la vendita abusiva di merce da parte di alcuni extracomunitari, due vigili urbani sono stati aggrediti e uno dei due è finito in ospedale per una contusione al polso.
Gli extracomunitari, secondo alcuni testimoni, – supportati dalla “solidarietà” di taluni napoletani presenti sul posto che hanno pesantemente inveito contro i vigili – sono riusciti a mettersi in fuga.
Un copione già visto: bancarelle allestite ad autentiche vetrine espositive. Cd e dvd, occhiali, cover, bijoutteria, un lenzuolo bianco sul quale vengono adagiate decine e decine di borse contraffatte.
Tutto, abilmente e facilmente, destinato a sparire in un bagaglio improvvisato da caricare sulle spalle di celeri passi, pronti a dileguarsi lungo le strade della sparizione, allorquando scatta “il segnale di fuga”.
Quel tacito ed universale monito, facilmente comprensibile a tutti gli occhi, sinonimo di una “visita indesiderata”: le fiamme gialle o i caschi bianchi o qualsiasi altro “seccatore” che deve imporre a quei longilinei ed agili corpi una recita che non fa né piangere né ridere.
Spazzare via tutto, dileguarsi in un lampo, per ritornare ad occupare quel medesimo pezzo di suolo, quando il “pericolo” può considerarsi superato.
Almeno stavolta.
Almeno per una volta.
Qualcosa, ieri, deve essere andato storto: una “visita a sorpresa”, non preannunciata anzitempo, non segnalata preventivamente.
Così, come troppo frequentemente e tristemente accade, quando regnano allarmismo ed improvvisazione, è la violenza ad irrompere e a predominare la scena.
Violenza inverosimile, paradossale, insensata, mortificante.
Non è la prima volta che una perquisizione viene bruscamente interrotta da un’aggressione.
Sarà l’ultima?