Bruno Humberto Damiani, detto “il Brasiliano” l’unico indagato per l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, continua a professare la sua innocenza dal carcere colombiano nel quale è detenuto e ribadisce di non aver mai conosciuto Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” ucciso da svariati colpi d’arma da fuoco il 5 settembre del 2010, ma ammette di conoscere la figlia di Vassallo, in quanto ex fidanzata di un suo “amico fraterno”.
Le dichiarazioni sono state rese note dall’avvocato difensore di Damiani, Michele Sarno, nel corso di una conferenza stampa convocata per rappresentare la situazione di grave disagio in cui il suo assistito versa, nel carcere di Bogotà dove è tuttora detenuto.
L’avvocato Sarno ha chiesto l’intervento del governo italiano e sottolineato di non prevedere tempi brevi per l’estradizione del suo assistito. Tornando alla vicenda Vassallo, l’avvocato ha sottolineato che non emergerebbero indizi gravi di colpevolezza su responsabilità del suo assistito poiché quanto “allo stato non è stata emessa alcuna misura cautelare” e in relazione alle dichiarazioni del pentito che accusa Damiani del delitto, sottolinea che “le sua dichiarazioni si fondano solo sul sentito dire”.
”Non è possibile che un cittadino italiano, detenuto in un carcere straniero ancora non venga estradato. Noi vogliamo che Damiani torna in Italia – aggiunge il legale – Il mio assistito si è detto estraneo all’omicidio”.