Da sempre le festività natalizie fungono da monito per testare lo stato di salute e benessere di un popolo.
Qual è l’attuale situazione in Italia?
In questi giorni, con il sopraggiungere dell’aria natalizia e delle sfavillanti luci in tutte le città d’Italia, si è diffusa la notizia della chiusura di uno dei negozi storici di Salerno: la Coin in Corso Vittorio Emanuele, centro importante per piccoli e grandi commercianti che già da giorni iniziava a dare segni di cedimento a causa della crisi che ormai, da tempo, pervade tutta la Penisola.
Causa crisi, quindi, il noto megastore chiude definitivamente i battenti, lasciando (di punto in bianco e senza appello) senza occupazione ben tredici dipendenti.
Spinta da questo avvenimento e allarmata dalla chiusura di un altro marchio del commercio nazionale, la Filcams Cgil chiede un intervento urgente con i vertici dell’azienda. “Salerno non può subire in silenzio una ulteriore ferita al tessuto cittadino né può restare indifferente alle ripercussioni occupazionali che una operazione del genere produrrà” affermano i sindacalisti. Sembrerebbe strano, ma proprio in questi giorni numerosi nuovi marchi internazionali sono stati attratti dalla luminosa e vivace piazza quale sta diventando la città di Salerno, i quali fanno nascere speranze nuove per l economia. Ma, in realtà, anche questo Natale è destinato a finire in pasto alla crisi per effetto del continuo e progressivo calo dei consumi durante le festività.
Si prospetta un Natale povero e secco di consumi.
Perché sta accadendo tutto ciò?
La risposta va ricercata nelle eccessive tasse, troppo alte. In più, le scadenze di questo mese (tra le principali le tasse sull’auto, canone Rai e Tari/Imu/Tasi) gravano prepotentemente sugli italiani e rischiano di bloccare il commercio natalizio, uno dei periodi che dovrebbe essere tra i più prolifera per i commercianti.
Ciò nonostante, i prezzi dei prodotti tipici di Natale continuano a registrare aumenti, seppur contenuti. Ad andare incontro ad una lievitazione dei cosi sono: gli alberi di Natale, gli addobbi e i prodotti alimentari.
Non mancano, però, idee regalo low cost oppure fai da te, proprio perché gli italiani si vedono costretti a tirare la cinghia: risulta sensibilmente ridotto il budget a disposizione delle famiglie, il più magro dal 2002, seppur rimanga alto l’attaccamento alle tradizioni. Quest’anno a Natale ci saranno più tasse che doni sotto l’ albero.
Sara Guerra