Poesia, musica e protesta s’intrecciano per disegnare uno dei volti più nudi e sinceri della società odierna: questa è l’essenza che infervora “‘O politico” brano estratto dal disco “Disordine e Poesia” di Dario De Lucia.
Il poeta e cantore napoletano, in featuring con Alfonso Volpe, dipinge, quindi, un quadro nel quale ciascuno di noi può facilmente ritrovare le pennellate che volentieri avrebbe inferto con le sue stesse mani.
Un brano dedicato ai politici e che schiettamente denuncia soprusi e malcostume radicati nell’ideologia e nella quotidianità di chi siede “nelle stanze dei bottoni“.
Un canto di denuncia partorito da un “Masaniello dei nostri giorni” animato dalla speranza di scuotere desiderio di rivalsa e reazioni popolari per svegliare quelle coscienze che si lasciano sopraffare dalle angherie dei potenti.
Napoli è anche questo: un popolo geneticamente incapace di soccombere.
Non dimentichiamolo.