Il clima tra cittadini napoletani ed extracomunitari si fa sempre più teso, tant’è vero che con una frequenza allarmante, negli ultimi tempi, si stanno verificando molteplici episodi di violenza: minacce, pestaggi, aggressioni.
Segnali forti d’intolleranza che mantengono alta la soglia d’allerta in relazione a tematiche sensibili, quali razzismo ed integrazione.
Situazione che non poteva sfuggire al vigile occhio delle associazioni del Forum Antirazzista che hanno celermente diramato sul web un appello alla mobilitazione.
«Non il generico malessere popolare, ma qualcuno con un Dna culturale ben preciso: è quello che sta accadendo nei dintorni di piazza Garibaldi, area simbolo della multietnicità nella città di Napoli e di ormai storicizzata convivenza, c’è chi sta speculando sul disagio: gruppuscoli e associazioni di autodichiarata ispirazione fascista insieme ad alcuni politici della destra che giocano a fare i Salvini di casa nostra in modo assolutamente irresponsabile. E con comportamenti da denunciare».
«In questi giorni – si legge ancora all’interno della nota diramata dal Forum Antirazzista, – a margine dell’agitazione in tal senso prodotta su piazza Garibaldi in particolare contro i rom, alcuni di questi gruppetti hanno dato vita anche a delle autentiche ronde con tanto di pestaggio di alcuni immigrati, un ragazzo pakistano circa una settimana fa, un ragazzo maghrebino qualche giorno fa. Malmenati e picchiati perché magari sembravano brilli o anche per nulla. Non sono gruppi di residenti a fare questo. Sono gruppi razzisti che hanno un rapporto con i soggetti che preparano l’agitazione di domenica e soffiano sul fuoco del disagio dei residenti della piazza: si tratta dei neofascisti» già noti alle cronache giudiziarie, secondo il Forum e di una associazione «che ha appoggi politici significativi a destra e che solo pochi anni fa organizzava in Campania la commemorazione dei “campi hobbit” da cui uscirono i Nar e un raduno nazionale dei neofascisti al centro direzionale per sostenere Ciavardini condannato per la strage di Bologna… Chiunque da visibilità e sostegno a queste persone ora sa chi sta sostenendo».
Proprio ieri, a Porta Nolana, una delle zone più calde della città, in tal senso, si è consumato l’ennesimo e feroce pestaggio ai danni di un commerciante indiano.
Alcuni individui hanno fatto irruzione nel suo negozio e l’hanno malmenato.
“Tornatene in India”.
Gli avrebbero più volte urlato con ferocia.
L’aggressione è stata immortalata dalle videocamere del negozio e racconta una crudeltà ben lontana da quella generosa ospitalità che, da sempre, contraddistingue i napoletani e funge da immemore biglietto da visita di questo popolo che, evidentemente, è talmente sopraffatto da sentimenti distruttivi da rinnegare finanche l’essenza che irriga le sue stesse radici e ne alimenta il senso d’appartenenza.