Lunedì 1 dicembre 2014, nell’Auditorium della Regione Campania del Centro Direzionale, si è tenuta la quinta edizione della manifestazione “La Rete della Legalità”. L’evento, organizzato dalla casa editrice napoletana “L’isola dei ragazzi”, nasce come momento di confronto e riflessione e, come ogni anno ha riunito scuole, istituzioni ed imprese, per affrontare e ribadire l’importanza della diffusione della cultura della legalità, con la partecipazione attiva di tutte le parti in causa.
Prima di arrivare al liceo, il concetto di legalità mi era pressoché sconosciuto. Ne avevo sentito parlare ovviamente, ma non ne comprendevo il peso e la gravità.
Alle superiori ricordo che però c’era un periodo dell’anno in cui veniva trattato, ma nel dire “veniva trattato”, in realtà intendo che ci facevano partecipare ad una qualche manifestazione, per poi farci scrivere un tema in merito nel prossimo compito in classe. Per noi giovinetti, queste iniziative erano un po’ croce e un po’ delizia: chiaramente era una gioia poter saltare le lezioni, tanto quanto era poi una noia dover scrivere un tema al riguardo. Oggi so dove fosse il problema, ma all’epoca ci abbracciavamo la suddetta croce e ripagati da quel giorno di “festa” facevamo quello ci veniva richiesto.
Fortunatamente, sto notando con molto piacere, in questi ultimi anni, un cambiamento di rotta nel trattamento di temi così importanti, ma soprattutto, noto un’attenzione ed una partecipazione più attiva, grazie soprattutto alla nascita di molte realtà che operano in tal senso. “L’isola dei ragazzi”, ne è un grande esempio. Come già detto, si tratta di una casa editrice che da dieci anni è impegnata nella pubblicazione di opere volte alla diffusione della cultura della legalità, ma non solo. Infatti è soprattutto organo di promozione di importanti iniziative di informazione su argomenti estremamente importanti: ambiente, sicurezza, salute e arte, avvalendosi della collaborazione di esperti e professionisti quali medici, sociologi, scrittori ed educatori che la supportano nella promozione di molte campagne educative. Tra le tante, la già citata “Rete della Legalità”, ma l’Isola non si limita a questo: nel corso di questi anni ha collaborato alla creazione di progetti educativi con scuole ed enti privati e pubblici, creando campagne di sensibilizzazione che comprendono, la sicurezza sul lavoro, l’educazione sanitaria, volontariato e supporto e promozione del sapere.
Questo è ciò che piacevolmente sorprende: l’azione di questa organizzazione che, al posto di riempirsi la bocca e le orecchie altrui della solita retorica, si impegna giorno dopo giorno nell’attuare l’idea di “informare per formare”, non solo in materia di mafie, perché la legalità è un concetto che abbraccia tutti gli ambiti dell’esistenza. Purtroppo, ciò in cui parte delle iniziative in merito spesso peccano, è l’idea di voler far partecipare bambini e ragazzi senza creare una preparazione, un terreno fertile dove far attecchire determinati concetti. Perché si sa, il tema della legalità, in una realtà come quella campana, è all’ordine del giorno. Si ritiene qualcosa di risaputo, senza tener conto del fatto che sì, è risaputo, ma solo perché è il nostro pane quotidiano e siamo abituati a trattarlo o con pazienza e sopportazione o con le armi forti. Per cui la partecipazione a determinate iniziative diventa più un obbligo pseudomorale, che un reale invito a riflettere, agire e cambiare. Un obbligo che mal’agisce su animi innanzitutto immaturi, poi anestetizzati da una realtà quotidiana che infiacchisce i sensi e la morale.
Invece, instillare il seme della legalità fin dal principio, per prevenire prima ancora che curare come si suol dire, coltivarlo e tenerlo in vita affinché si costruiscano delle coscienze consapevoli, è l’attività principale e il fine ultimo di questa organizzazione.
Per consultare il catalogo dei libri e rimanere informati sulle attività dell’Isola ecco il link del sito: http://www.isoladeiragazzi.it/