Con gli innesti di Michu e De Guzman nel mercato estivo la situazione del pacchetto offensivo del Napoli sembrava numericamente adatta per affrontare la doppia competizione: due giocatori per reparto nel collaudato 4-2-3-1 che avrebbero permesso al tecnico Benitez di affrontare serenamente sia il campionato che l’impegno europeo. Tuttavia gli infortuni di lunga data di Zuniga prima e di Insigne e Michu poi, hanno privato il tecnico spagnolo di preziose pedine all’interno del suo schema tattico: se lo spagnolo non era ancora riuscito a guadagnarsi un posto importante in prima squadra, l’esterno di Frattamaggiore era diventato ormai insostituibile grazie ad una grande continuità di rendimento che lo aveva riportato anche sui radar della Nazionale di Conte. Il sostituto naturale di Insigne sarebbe Mertens ma il belga, oltre a non garantire lo stesso prezioso lavoro nelle coperture, in questa seconda stagione napoletana è ben lontano dal rendimento garantito nella scorsa stagione che gli è valso anche la convocazione al Mondiale brasiliano con il Belgio. Benitez ha cercato delle soluzioni tattiche alternative, provando in varie partite a posizionare sull’esterno diversi uomini con esiti tutt’altro che positivi: De Guzman ed Hamsik sono sembrati assolutamente a disagio quando schierati sulla fascia, mentre Ghoulam, schierato alto a sinistra nell’ultima partita contro la Sampdoria, ha garantito una buona copertura peccando però negli inserimenti offensivi, tornando al massimo delle sue potenzialità solamente quando riportato nella posizione naturale di esterno basso; considerata poi l’assenza dell’algerino per un più di un mese per la Coppa d’Africa non poteva certo essere questa la soluzione più giusta. Fallite le soluzioni interne sembra quindi inevitabile il ritorno sul mercato nella finestra di gennaio: Bigon sta battendo più piste alla ricerca del profilo giusto, che in queste ore sembra corrispondere a Manolo Gabbiadini.
Gabbiadini è un classe ’91, già nel giro della Nazionale maggiore, che in Serie A ha già maturato diversi anni di esperienza con le maglie di Atalanta, Bologna e Sampdoria, sua attuale squadra. Nel corso di queste esperienze è stato utilizzato in diverse posizioni, da trequartista, prima o seconda punta, esterno offensivo, garantendo sempre un buon bottino di reti ed assist e dimostrando una grande intelligenza tattica. Il tecnico blucerchiato Mihaijlovic lo ha fatto crescere molto da questo punto di vista, “obbligandolo” ad un grande sacrificio atletico con recuperi fino alla propria area di rigore. Gabbiadini è attualmente in comproprietà tra Sampdoria e Juventus che chiedono per l’intero cartellino dell’attaccante una cifra intorno ai 15 milioni di euro: il Napoli sarebbe disposto ad investire una cifra simile per il giocatore vista la sua giovane età ed il suo contratto di 500 mila euro a stagione, che rientra ampiamente nei limiti imposti dalla società. Considerato che la Juventus non si opporrebbe alla cessione in quanto felice di incassare denaro fresco da reinvestire sul mercato, ed i buoni rapporti tra il presidente della Samp Ferrero e De Laurentiis, la trattativa sembra avviata ad una felice conclusione: un ulteriore indizio viene proprio dalla partita tra Samp e Napoli, nella quale Mihaijlovic ha tenuto fuori Gabbiadini proponendo un modulo, il 4-3-1-2, alternativo al solito 4-3-3, inserendolo solo negli ultimi minuti di partita.