Il “business” della droga ha varcato una nuova soglia: il “cyberspaccio”.
In seguito alla “bravata” del giovane spacciatore che mise in vendita hashish e marijuana su “Groupon”, anche la mafia approda nel mondo dell’e-commerce, attraverso ordini presi tramite Facebook.
In mattinata, un’organizzazione criminale foggiana, dedita a questo commercio, capeggiata da Carmine Delli Carri (39 anni), legato al clan Sinesi-Francavilla, è stata sgominata dai finanzieri del Gico di Bari, in collaborazione con i membri dello Scico di Roma.
“Gold&Camel” è il nome attribuito all’operazione che si è conclusa con l’arresto di sei persone: Domenico Piserchia e Domenico Scrocco, i quali, rispettivamente, si occupavano della ricerca di nuovi clienti e del reclutamento di nuovi spacciatori, e della consegna della droga al di fuori della Puglia; Francesco Magrone (29 anni) e Francesco Mansi (28 anni), i quali curavano le relazioni con la Lombardia, in cui risiedeva Michele Perrucci (57 anni), detto “lo zio” il quale procurava un enorme quantitativo di sostanze stupefacenti da smistare al Sud.
Questa innovativa “strategia di mercato” si è rivelata essere molto fruttifera: il guadagno mensile, si aggirava intorno ai 60.000 euro per 20 chilogrammi di droga venduta. Il ricavato veniva poi reinvestito in immobili ed azioni, sui quali sono immediatamente scattati i sigilli.
Questa operazione può indubbiamente definirsi un successo per gli amministratori della giustizia: un duro colpo è stato inflitto alle casse delle associazioni mafiose.
Il valore dei beni confiscati è, difatti, stimabile intorno ai 15 milioni di euro.