“Visoni e lontre, castori, ermellini e volpi, zibellini e scoiattoli. Ma anche agnellini, cani, gatti: almeno 70 milioni di animali sono allevati nel mondo per la loro pelliccia. L’85% della produzione mondiale di pellicce deriva da allevamenti intensivi dislocati prevalentemente in Europa, ma anche in Cina, Stati Uniti, Canada, Russia e altri Paesi. Negli allevamenti le condizioni di privazione estreme fanno insorgere negli animali comportamenti stereotipati. Lo stress li induce perfino a provocarsi automutilazioni. Episodi di infanticidio, aggressione e cannibalismo sono all’ordine del giorno.Se in Europa già diversi Paesi stanno vietando l’allevamento di animali per la produzione di pellicce o promuovono forti restrizioni che portano alla naturale dismissione di questa attività, in Italia gli allevamenti stanno aumentando!L’Olanda, terzo paese al mondo produttore di pellicce di visone ha già detto basta, nonostante i forti interessi economici, così come Austria, Danimarca (solo per le volpi), Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia, Slovenia,Croazia, Bosnia.E l’Italia? Negli allevamenti di visoni oggi attivi (1 in Abruzzo, 5 in Emilia Romagna, 8 in Lombardia, 5 in Veneto) sono detenuti oltre 200.000 animali, e sappiamo che altre strutture stanno per essere avviate.La situazione peggiora nei paesi extracomunitari come la Cina, dove le leggi sugli allevamenti sono molto permissive. Nel 2001, il Comitato Scientifico della Commissione UE aveva denunciato gli allevamenti finalizzati alla produzione di pellicce come gravemente lesivi del benessere animale. Dopo oltre 10 anni, nulla è cambiato. “
Questo quello che si legge sul sito della Lav, una delle più importanti associazioni animaliste italiane. Da sempre le campagne pubblicitarie per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema sono di particolare effetto e, qualsiasi sia la posizione personale in merito, di certo non lasciano mai indifferenti. San Hoax, un artista che vive in Medio Oriente, ha scelto le immagini dei protagonisti dei film animati della Disney per evidenziare il destino di animali uccisi in nome della moda.
Bambi, Simba, Timon e alcuni dei personaggi più adorati della Disney sono stati rappresentati in foto scuoiati dalle loro pellicce e grondanti di sangue. La serie di disegni si chiama “Furry Tale Gone Bad” – Fiabe pelose andate male – e in ogni immagine appare il messaggio: “Gli animali vengono picchiati, folgorati o scuoiati vivi per la loro pelliccia. Boicotta le pellicce”
San Hoax spera che la diffusione delle immagini faccia riflettere e pensare due volte prima di acquistare una vera pelliccia facendo leva sulla parte più docile e infantile di tutti noi, nella speranza di diminuire la richiesta del prodotto.
Ecco alcune immagini della campagna.